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Task force Recovery: salta il CdM sospeso per Covid. Boschi (IV): “No ai super poteri di Conte”

ROMA – Salta anche oggi 8 dicembre, il Consiglio dei Ministri che si doveva riconvocare  dopo  essere saltato con la notizia della positività al virus della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese che ha abbandonato Palazzo Chigi insieme a Di Maio e Bonafede. I due ministri si sono posti in autoisolamento perché nell’incontro avevano trascorso circa 4 ore accanto alla Lamorgese. Oggi il tavolo riprende ma in teleconferenza. In discussione c’è l’assetto della governance che dovrà seguire il piano del Recovery Fund. E la discussione sull’assetto ipotizzato dal premier Conte, che lo vede a capo della “piramide” di comando con soli due ministri (Patuanelli e Gualtieri) e 6 manager di cui non si conoscono ancora i nomi.
 “Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte” Così Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, spiega le posizioni del partito di Renzi sulla task force per il Recovery. “Spero non ci sia rottura nel governo, ma temo di sì. Non è possibile che il premier sostituisca il governo con una task force, i Servizi Segreti con una fondazione, le sedute parlamentari con le dirette Facebook”. Sulle decisioni del futuro dell’Italia, prese senza nessun confronto parlamentare è inaccettabile gridano dall’opposizione e volgono lo sguardo al Quirinale perché ci sia un intervento deciso in un momento di estrema fragilità del paese. 

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