Digital Service Act: l'avvio dell'Ue per le regole del gioco dei social network
- di RED-ROM
- in Tech
(PRIMAPRESS) - ROMA - La Ue sta iniziando a mettere mano alle regole del gioco dei social network. La strada verso un nuovo punto di equilibrio nella regolamentazione delle piattaforme sarà lunga e occorre approntare norme che guardino al futuro. Sul tavolo del confronto ci sono i temi della responsabilità e della regolamentazione che potrebbe far intervenire anche la blockchain per garantire l’equità giuridica con un algoritmo.
Qui di seguito riportiamo una sintesi del magazine Media Duemila diretto da Maria Pia Rossignaud che riprende i temi affrontati da una tavola rotonda virtuale moderata da Alberto dal Sasso presidente IAA Italy Chapter, con Stefano Da Empoli, Presidente i-com, Vittorio Meloni, Direttore Generale UPA, Silvia Elia, Legal Counsel Netcomm, Layla Pavone, Chief Innovation Marketing and Communication Officer Digital Magics, Cristiano Cominotto, Avvocato e Consigliere di IAA Italy Chapter, Angelo Mazzetti, Public Policy Manager Facebook e Andrea Stazi, Senior Manager, Regulatory Affairs Lead Italy, Greece, Malta & Academic Outreach Europe Google.
Secondo Dal Sasso - scrive Rossignaud - il nuovo pacchetto della legge sui servizi digitali dovrebbe modernizzare l’attuale quadro giuridico per i servizi digitali attraverso due pilastri principali che in primo luogo dovrebbe significare la proposta da parte della Commissione di regole chiare: “che definiscano le responsabilità dei servizi digitali a tutela dei rischi affrontati dagli utenti alfine di proteggerne i diritti”. Gli obblighi legali in questo caso dovrebbero garantire, in un moderno sistema di cooperazione, la supervisione delle piattaforme e l’applicazione delle regole.
“In secondo luogo, il pacchetto del Digital Services Act proporrà regole ex ante alle grandi piattaforme online che agiscono come gatekeeper – ha precisato dal Sasso – e che ora stabiliscono le regole del gioco per i loro utenti e i loro concorrenti. L’iniziativa dovrebbe garantire che tali piattaforme si comportino in modo equo e possano essere messe alla prova da nuovi operatori e concorrenti esistenti, in modo che i consumatori abbiano la più ampia scelta e il mercato unico rimanga competitivo e aperto alle innovazioni”.
Alberto dal Sasso ha ricordato che la Commissione europea con direttiva 31-2000 sull’e-commerce ha iniziato la regolarizzazione dei servizi digitali in Europa: “Oggi a venti anni da questa direttiva attraverso la pubblicazione del Digital Service Act si appresta a modificare la legislazione europea. La proposta avrà sicuramente una rilevanza nell’advertising in Italia, in Europa e non solo”.
Alla consultazione pubblica che si è conclusa l’8 settembre ha partecipato anche lo IAA e la commissione europea ha promesso che entro l’anno uscirà con una concreta proposta normativa, quindi in questo momento è ancora possibile influire sulle scelte , intanto il parlamento europeo con la risoluzione del 20 novembre scorso ha tracciato e mandato le raccomandazioni alla commissione europea per legiferare ecco perché le aziende e gli esperti stanno cercando di capire come la commissione europea si muoverà in questa direzione.
Secondo Dal Sasso il nuovo pacchetto legislativo dovrebbe modernizzare il quadro normativo:” è importante che lo faccia salvaguardando gli interessi dei consumatori, cittadini e utenti senza perdere di vista la filiera della comunicazione digitale e tutto l’indotto che ne è coinvolto. Fino ad oggi in questo particolare contesto Covid i consumatori hanno potuto usufruire di un ecosistema efficiente in cui si sono potuti informare correttamente e in modo trasparente, grazie appunto ai principi che sono alla base dell’ecosistema digitale europeo. Il mercato dell’advertising ha bisogno di svilupparsi con logiche di personalizzazione in Italia, in Europa e nel mondo ed è altrettanto importante garantire trasparenza e tutela del consumatore utente, punto di riferimento essenziale”. - (PRIMAPRESS)
Qui di seguito riportiamo una sintesi del magazine Media Duemila diretto da Maria Pia Rossignaud che riprende i temi affrontati da una tavola rotonda virtuale moderata da Alberto dal Sasso presidente IAA Italy Chapter, con Stefano Da Empoli, Presidente i-com, Vittorio Meloni, Direttore Generale UPA, Silvia Elia, Legal Counsel Netcomm, Layla Pavone, Chief Innovation Marketing and Communication Officer Digital Magics, Cristiano Cominotto, Avvocato e Consigliere di IAA Italy Chapter, Angelo Mazzetti, Public Policy Manager Facebook e Andrea Stazi, Senior Manager, Regulatory Affairs Lead Italy, Greece, Malta & Academic Outreach Europe Google.
Secondo Dal Sasso - scrive Rossignaud - il nuovo pacchetto della legge sui servizi digitali dovrebbe modernizzare l’attuale quadro giuridico per i servizi digitali attraverso due pilastri principali che in primo luogo dovrebbe significare la proposta da parte della Commissione di regole chiare: “che definiscano le responsabilità dei servizi digitali a tutela dei rischi affrontati dagli utenti alfine di proteggerne i diritti”. Gli obblighi legali in questo caso dovrebbero garantire, in un moderno sistema di cooperazione, la supervisione delle piattaforme e l’applicazione delle regole.
“In secondo luogo, il pacchetto del Digital Services Act proporrà regole ex ante alle grandi piattaforme online che agiscono come gatekeeper – ha precisato dal Sasso – e che ora stabiliscono le regole del gioco per i loro utenti e i loro concorrenti. L’iniziativa dovrebbe garantire che tali piattaforme si comportino in modo equo e possano essere messe alla prova da nuovi operatori e concorrenti esistenti, in modo che i consumatori abbiano la più ampia scelta e il mercato unico rimanga competitivo e aperto alle innovazioni”.
Alberto dal Sasso ha ricordato che la Commissione europea con direttiva 31-2000 sull’e-commerce ha iniziato la regolarizzazione dei servizi digitali in Europa: “Oggi a venti anni da questa direttiva attraverso la pubblicazione del Digital Service Act si appresta a modificare la legislazione europea. La proposta avrà sicuramente una rilevanza nell’advertising in Italia, in Europa e non solo”.
Alla consultazione pubblica che si è conclusa l’8 settembre ha partecipato anche lo IAA e la commissione europea ha promesso che entro l’anno uscirà con una concreta proposta normativa, quindi in questo momento è ancora possibile influire sulle scelte , intanto il parlamento europeo con la risoluzione del 20 novembre scorso ha tracciato e mandato le raccomandazioni alla commissione europea per legiferare ecco perché le aziende e gli esperti stanno cercando di capire come la commissione europea si muoverà in questa direzione.
Secondo Dal Sasso il nuovo pacchetto legislativo dovrebbe modernizzare il quadro normativo:” è importante che lo faccia salvaguardando gli interessi dei consumatori, cittadini e utenti senza perdere di vista la filiera della comunicazione digitale e tutto l’indotto che ne è coinvolto. Fino ad oggi in questo particolare contesto Covid i consumatori hanno potuto usufruire di un ecosistema efficiente in cui si sono potuti informare correttamente e in modo trasparente, grazie appunto ai principi che sono alla base dell’ecosistema digitale europeo. Il mercato dell’advertising ha bisogno di svilupparsi con logiche di personalizzazione in Italia, in Europa e nel mondo ed è altrettanto importante garantire trasparenza e tutela del consumatore utente, punto di riferimento essenziale”. - (PRIMAPRESS)