Cibo eccellente contro lo spreco
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BERGAMO - Il Monastero di Astino, incastonato nella omonima Valle della Biodiversità, e alcuni tra gli chef eccellenti della cucina italiana e della Regione Europea della Gastronomia, meglio nota come East Lombardy, formata dalle migliori espressioni culinarie ed enogastronomiche delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. Scenari e ingredienti serviti a confezionare “Astino nel Gusto”, il prestigioso evento che dal 13 al 15 ottobre ha fatto da prestigioso corollario al G7 dell’Agricoltura con lo slogan “L’eccellenza è servita”. Dove l’eccellenza è rappresentata dalle produzioni agricole a km zero, elaborate con raffinatezza per dare risalto alla qualità e all’identità del territorio. Nella cornice del Monastero di Astino – che dal 1107 si erge il centro della omonima valle, comprende 26 ettari di coltivazioni biologiche, 40 ettari di bosco, 9.000 metri quadri di orto botanico con oltre 200 varietà di alberi da frutto – il cooking show ha visto protagonisti Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco, Antonia Klugmann, Heinz Beck, Davide Oldani e i padroni di casa Enrico e Roberto Cerea, insieme a pizzaioli, pasticceri, al gelato alla stracciatella di Panattoni, maestri panificatori e vignaioli di prima classe. Quattro diversi itinerari, ognuno da 25 tappe gourmand per apprezzare la capacità di interpretare i valori e la cultura della cucina nostrana.
L’esempio più emblematico di quanto la produzione agricola italiana sa mettere a disposizione è stato rappresentato in un certo senso dallo chef Heinz Beck, tedesco che ha deciso di stabilirsi in Italia dove nel 2005 ha conquistato la terza stella Michelin con il suo ristorante “La Pergola”. Proprio come i fratelli Enrico e Roberto Cerea, che domenica 15 ottobre hanno cucinato per la delegazione dei ministri del G7 dell’agricoltura. Beck ha proposto uno dei suoi piatti più famosi: “Fontana o Pomodoro?”, composto da pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Come dire: un’opera d’arte in cucina.
Lo chef, tagliando personalmente e con grande accuratezza la pellicola creata dalla buccia del pomodoro, ha voluto ricreare a livello visivo il famoso taglio su tela rosso sangue dell’artista Lucio Fontana. Quello che potrebbe sembrare un vezzo da grande chef, esprime invece un messaggio forte contro lo spreco alimentare.
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