Il Sacco di Roma, Konsumer: “Umiliati da barbari e Istituzioni incapaci”
- di RED COM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Il Sacco di Roma, ampiamente annunciato, si è compiuto ed ora il Comune si affretta a cancellarne le tracce. «La calata dei 5mila lanzichenecchi hooligans del Feyenoord scesi da Rotterdam per la partita con la Roma ha inferto una grave ferita al cuore della Capitale – commenta sdegnato il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti − Prima Campo de’ Fiori poi Piazza di Spagna, con la Barcaccia del Bernini appena restaurata, sono state devastate da due giorni di violenze intollerabili». Intanto il sindaco Marino si affretta a ripulire il centro e dà il via al valzer dello scaricabarile: “Si dovevano prendere misure differenti da parte di chi ha la responsabilità di vertice della sicurezza in città, quindi la prefettura, la questura, il ministero dell'Interno, ed evitare che queste persone arrivassero nel cuore della città. E soprattutto che ci arrivassero con bottiglie di alcolici che si erano portati da soli”. «Le colpe maggiori risiedono al Viminale e in Prefettura, la verità è che da due mesi ci si preparava a questa partita – prosegue Premuti – si sapeva che era una sfida a rischio con l’arrivo di migliaia di facinorosi. Eppure gli è stato permesso di scorrazzare indisturbati per due giorni nei luoghi più belli di Roma e del mondo, dove hanno terrorizzato i cittadini, fatto chiudere negozi, urinato sui nostri monumenti. Non basta ripulire, bisogna ammettere che il piano studiato per la sicurezza è stato un fallimento totale: Ministro degli Interni, Sindaco, Prefetto, Questura hanno ciascuno le proprie responsabilità e stavolta devono pagare. Come mai nonostante l’ordinanza del Prefetto che da mercoledì sera vietava la vendita di alcolici, ieri Piazza di Spagna era un tappeto di bottiglie di birra, che riempivano persino la fontana del Bernini? Chi risarcirà le decine di esercenti che hanno dovuto abbassare le saracinesche dei negozi?» Senza contare il danno d’immagine che hanno subito la città e l’intero Paese agli occhi del mondo, governati da persone incapaci di garantire l’ordine pubblico per una partita di calcio. «Ieri Roma è stata oltraggiata non solo dai barbari che giravano con la Lupa capitolina decapitata, ma dalle nostre Istituzioni ancora una volta insufficienti e colpevoli dello scempio avvenuto. Sono loro i primi ad aver permesso che s’infangasse quella che era la culla della civiltà, che si sputasse sul Rinascimento e sul Barocco, che si umiliasse l’onore dei romani. Caro Sindaco, onorevoli Ministri e rappresentanti dello Stato, adesso lo diciamo noi: chi ha sbagliato, stavolta paghi».
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