Musica: Spartacus e Frank Zappa, ecco Bollani live
(PRIMAPRESS) - Il leggendario Spartacus, emblema dell'eroe che lotta in nome della libertà, è stato oggetto di pubblicazioni, spettacoli teatrali e film. Famoso quello con Russel Crowe o la recente serie tv trasmessa su Sky. Ma stavolta si va ben oltre la semplice celebrazione e il tributo, grazie ad un concerto evento di Stefano Bollani. Il più eclettico dei jazzisti italiani rende omaggio a Frank Zappa, una vera e propria icona del ‘900, proprio nel luogo dove combatteva il prode Spartaco. Quell’antica Capua, a soli 30 km da Napoli, oggi diventata Santa Maria Capua Vetere.
Venerdì 17 luglio alle ore 21, nel nell’area archeologica dove Spartacus guidò nel 73 a.C. la rivolta degli schiavi contro Roma, Bollani rivisita e reinterpreta alcuni brani del geniale artista di Baltimora, scomparso il 4 dicembre 1993. Un evento nell’evento che vede il pianista milanese presentare il suo nuovo progetto “Sheik Yer Zappa”, nella sua unica data in Campania, di un tour di 10 date al via da Umbria Jazz.
Lo show, organizzato da Men at Work in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Campania, Arte’m e AmicoBio permetterà al pubblico di visitare anche l’Anfiteatro Campano, edificato tra la fine del I secolo e l’inizio del II secolo d.C. e secondo per grandezza solo al Colosseo di Roma. In Scaletta personali rivisitazioni di “Cosmik Debris”, “Bobby Brown Goes Down”, “Eat that Question” e “Peaches en Regalia”. Ad accompagnare sul palco Bollani ecco un trio di ottimi musicisti: Jason Adasiewicz al vibrafono, Paul Santner al contrabbasso e Jim Black alla batteria.
“Sheik Yer Zappa”, trentesimo album in carriera di Bollani, pubblicato lo scorso ottobre per Decca Black/Universal Music Italia è un divertente riferimento a “Sheik Yerbouti”, il disco più venduto di Zappa, uscito nel marzo del 1979 e vincitore di un Grammy Awards. Bollani prende le composizioni zappiane come spunto per improvvisare, per andare in un'altra direzione: in questo modo Zappa è “shakerato” per ottenere cose differenti, restando però fedeli a quello spirito con cui lui prendeva tutte le musiche del mondo, le mescolava e creava commistioni uniche. Il disco è frutto di una serie di concerti tenuti nel 2011: sono tutti brani di Frank Zappa, tranne “Male Male” scritto da Bollani e “Bene Bene” che il pianista firma insieme a Jason Adasiewicz. - (PRIMAPRESS)