MILANO – Sono due gli uomini di origine egiziana arrestati questa mattina nel blitz antiterrorismo a Milano. Secondo la procura i due soggetti erano “estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitale per conto dell’Isis” a cui “avrebbero prestato giuramento di appartenenza e fedeltà”, finanziando cause a sostegno.Lo scrive il procuratore milanese Viola. Nelle loro chat rintracciate anche “minacce” alla premier Meloni. Il ministro degli Esteri Tajani ha ricordato che è stato già alzato il livello di guardia e che al momento non ci sono minacce dirette verso l’Italia. Affermazioni del ministro, tuttavia, ritenute in contraddizione con le minacce dirette alla premier italiana.
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