TUTELA DELLA PRIVACY IN RETE: LA RICERCA MICROSOFT
ROMA – Il 35% degli utilizzatori abituali della Rete ( che diventa il 47% per i giovani tra i 18 e i 24 anni ) considera internet un ambiente poco sicuro con una insufficiente protezione della privacy. Questi sono alcuni dei dati emersi da una indagine, “Instant Poll sull’ Online Privacyâ€, che Microsoft Italia ha commissionato all’Istituto di Ricerca Synovate. I risultati sono stati presentati oggi a Roma presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati, nel corso di un convegno sulla Tutela del consumatore e lo Sviluppo delle nuove tecnologie promosso dalla stessa Microsoft Italia, in collaborazione con Glocus e la Fondazione Magna Carta. La ricerca è stata svolta presso un panel on line dal quale è stato estratto un campione di 750 utenti di internet maggiori di 18 anni. Quasi la totalità degli intervistati ( oltre il 92% ) è consapevole dei rischi che comporta la navigazione attraverso la Rete: le violazioni che suscitano le maggiori preoccupazioni tra gli utenti sono il furto di dati bancari (68%) e di dati sensibili (66%), seguiti dal timore della lettura della propria posta elettronica (30%), dalla tracciabilità degli spostamenti grazie alle nuove tecnologie di geolocalizzazione (12%) fino al monitoraggio dei siti visitati (12%). E l’utilizzo sempre più diffuso e differenziato della Rete ha aumentato considerevolmente la percezione del rischio da parte degli internauti che secondo l’indagine pubblicata dichiarano nel 93% dei casi di navigare tutti i giorni, dal PC di casa o dal luogo di lavoro, con una media di circa 2 ore e 40 minuti ad ogni connessione, dai servizi di intrattenimento e di informazione, alla posta elettronica, i social network, gli acuqisti on line, la messaggistica e la partecipazione a community e forum fino alla fruizione di musica, video e giochi. Come tutelarsi? Dalla ricerca risulta che gli utenti si affidano prevalentemente alle password complesse e al rifiuto di mail sospette anche attraverso l’installazione di firewall e antivirus. “Per questi motivi la nostra Azienda è sempre più impegnata ad offrire soluzioni per poter sfruttare appieno tutte le potenzialità della tecnologia garantendo però nello stesso tempo la massima sicurezza e privacy dei consumatori “ assicura Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia “ in particolare abbiamo migliorato il livello di privacy del nostro browser fornendo così agli utenti nuovi strumenti per tutelarli dai rischi provenienti dal monitoraggio delle loro attività di navigazione on lineâ€. Ma la vera sfida per la tutela della privacy è la collaborazione tra aziende e istituzioni pubbliche. E queste ultime hanno la maggiore responsabilità per la protezione dei dati dei cittadini/internauti, così come ritengono più della metà degli intervistati (58%).
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