BRUXELLES – L’intesa a tre con Draghi, Macron e Scholz sull’embargo del petrolio russo che doveva essere una bozza per il meeting speciale dell’Ue, non ha raccolto il consenso di alcuni paesi membri con l’Ungheria di Orban in testa. E Draghi corregge il tiro sulle sanzioni: “Dobbiamo mantenere unità sulle sanzioni. L’Italia è d’accordo sul pacchetto, purché non ci siano squilibri tra gli Stati membri”. Così il premier Draghi intervenendo al vertice europeo. “Non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica tornerà come prima”. E “il rischio di una catastrofe alimentare è reale: se non ci sarà una soluzione,la colpa è di Putin”. Poi sottolinea: Kiev deve deci- dere “che pace vuole”,se non è d’accordo “la pace non può essere sostenibile” “Essenziale che Putin non vinca guerra”
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