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UE: von der Leyen, si al secondo mandato di Presidente Commissione Europea (402)

STASBURGO – Il Parlamento europeo ha deciso di confermare, per il suo secondo mandato, Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea. Con 402 voti a favore, 284 contrari, 15 astenuti e 7 schede nulle. La maggioranza degli eurodeputati riuniti a Strasburgo ha confermato, dunque, la scelta del Consiglio europeo, garantendo altri cinque anni di governo alla rappresentante tedesca. Gli eurodeputati hanno espresso la loro preferenza tramite schede elettorali e non con il voto elettronico; un metodo che ha richiesto tempi più lunghi del previsto dopo la votazione che è avvenuta alle 13.00. Per essere riconfermata a  presidente della Commissione europea, von der Leyen aveva bisogno almeno della maggioranza assoluta del Parlamento europeo: cioè 361 voti 720. I suoi voti hanno superato la soglia di 40 schede in più. Se non avesse vinto, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, avrebbe invitato il Consiglio europeo a proporre un altro candidato entro un mese. 
Ma che cosa ha detto la candidata von der Leyen nel suo discorso immediatamente prima del voto per convincere la maggioranza degli europarlamentari? Incentrato sulla Difesa, partendo dalla protezione dei confini, lo sviluppo economico e la tutela della ambiente. Sono questi alcuni dei temi principali del discorso programmatico di Ursula von der Leyen al parlamento di Strasburgo. La 65enne tedesca si è candidata per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. L’incognita è sui voti dei Verdi e sull’eventuale appoggio da parte di Giorgia Meloni.

“Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L’Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia“, ha detto von der Leyen alla Plenaria dell’Eurocamera, spigando che è necessaria una scelta per una “Europa forte”.

“Sono convinta che la versione dell’Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale sia comunque la migliore versione dell’Ue della storia. Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”, ha aggiunto la presidente della Commissione europea.

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