DAMASCO – Una tregua fragile quella iniziata ieri notte in Sira perché nelle prime ore del mattino era rimbalzata la notizia di un autobomba ad Hama che avrebbe provocato due morti. Nel resto del paese, tuttavia, c’è una calma che lascerebbe pensare che la tregua potrebbe essere rispettata. Le prime ricognizioni hanno trovato spettrali le cittadine siriane devastate dai bombardamenti con i cumuli di macerie che superano gli edifici rimasti ancora in piedi. Se l’intesa tra Stati Uniti e Russia per il cessate il fuoco, confermata all’unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dovesse durare si potrebbe mettere in atto la seconda fase degli aiuti alla popolazione accampata e guardare ad una strategia di accordi per mettere fine ad un conflitto che lascia sempre più spazi all’Isis e alle bande terroristiche.
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