ROMA – L’Europa che non c’è si fa vedere dai pensieri contrapposti degli Stati membri. Mentre in Francia il premier Manuel Valls si è schierato contro il Burkina, sostenendo i sindaci che negli ultimi giorni hanno emesso ordinanze in cui si vieta di portare il costume femminile islamico in spiaggia. In Italia il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sostiene che deve prevalere la libertà di culto.
Due posizioni opposte che danno una lettura del difficile momento che attraversa l’Europa e sulle scelte da adottare nella strategia contro il terrorismo. Da una parte la Francia contro il burkini che vede ledere i diritti delle donne e dall’altra un Italia che pur avendo rivendicato la parità dei sessi, ammette che nel nome della religione si possano perpetrare le differenze.
Alfano sostiene che la nostra Costituzione prevede la libertà di culto ed altro è proseguire nella lotta al terrorismo facendo arresti, controlli, indagini ed esplusioni: “Abbiamo espulso – ricorda – 109 soggetti e anche 9 imam. Questo e’ essere severi dentro il perimetro della legge. Altre cose che non investono la legge, l’ordine pubblico, se realizzate come puro atto ideologico possono determinare un effetto provocatorio di dire ‘noi siamo rifiutati in una comunita’ nella quale vogliamo esprimere le nostre ragioni e la nostra fede ma non violando la legge’. Questo e’ il limite che pongo. Senza provocazioni che possono attirare reazioni violente”.
Il ministro ha sottolineato quindi come il fenomeno del burkini non sia per nulla diffuso sulle nostre spiagge: “Avete visto donne in burkini? Qui non si tratta di esprimere un giudizio su quello che c’e’ dietro, si tratta di un fatto pratico: quando non c’e’ violazione di legge ne’ dilagare del fenomeno” non c’e’ da intervenire. “Rispetto per la Francia – ha aggiunto – pero’ l’Italia e’ l’Italia. Fin qui e’ stato un paese sicuro. Vorrei che tutti si rendessero conto che se questo e’ stato un paese sicuro e’ stato perche’ da un lato abbiamo fatto un lavoro di prevenzione che ha funzionato e dall’altro lato la comunita’ nazionale non ha mai tenuto un comportamento che ha dato l’impressione di una crisi di rigetto nei confronti della comunita’ musulmana. Sono stato educato alla Costituzione repubblicana che riconosce la liberta’ di culto. Liberta’ – ha concluso Alfano – che esiste da prima che esistessero gli Stati”.
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