MILANO – CBA e DeHeng Law Offices, uno dei principali studi legali cinesi, hanno siglato un accordo per promuovere sinergie e aggregazioni tra imprese italiane e cinesi e favorire così investimenti in Italia. Al progetto lavorerà una task force italocinese di professionisti con l’obiettivo di monitorare i rispettivi mercati e creare un canale privilegiato, attraverso continue riunioni one-to-one con selezionati investitori cinesi, per operazioni di cross border tra Italia e Cina. L’accordo tra CBA e DeHeng prevede, inoltre, numerose iniziative congiunte, tra cui seminari di approfondimento nei rispettivi paesi, anche nell’ambito di Expo 2015. DeHeng, con 1600 professionisti, è il quarto maggiore studio legale in Cina e ha 21 sedi nazionali e 5 nel mondo, a New York, L’Aia, Parigi, Bruxelles e Dubai, clienti tra i maggiori player dell’economia cinese ed eccellenti relazioni con le istituzioni governative. CBA è uno dei maggiori studi legali italiani, caratterizzato da un approccio fortemente imprenditoriale, in grado di offrire la più qualificata assistenza legale e fiscale nelle principali operazioni straordinarie nazionali e internazionali. Entrambi gli studi presidiano i rispettivi mercati di riferimento attraverso uffici sul territorio che permettono un contatto diretto con il mondo dell’imprenditoria. “Di fronte ad un mondo degli affari che si sviluppa su modelli sempre più globali, la sfida delle professioni legali è di riorganizzare il proprio business su scala mondiale, mantenendo elevata la qualità dei propri servizi; in quest’ottica abbiamo deciso di stringere un accordo di business combination con i nostri colleghi cinesi”, ha commentato Angelo Bonissoni, Managing Partner di CBA. “Nel concreto molte sono le operazioni allo studio degli operatori internazionali, il settore del Real Estate nel quale la crescita del mercato e le novità legislative suscitano forte interesse, il Banking dove i processi di integrazione uniti a quelli di capitalizzazione rappresentano una notevole opportunità, il mercato del debito con le novità in materia di direct lending, il mercato del retail, anch’esso in un momento di profonda rivisitazione, il mercato delle tecnologie applicate e anche food e fashion. Si nota spesso un interesse che trova poi concretizzazione non secondo i modelli tradizionali di acquisizione ma attraverso processi di vere e proprie “combinazioni” finalizzate alla creazione di valore economico”. L’accordo nasce in linea con la più ampia strategia “One Belt One Road” fortemente promossa dalla Repubblica Popolare Cinese, che mira ad intensificare i collegamenti infrastrutturali, le relazioni culturali ed economiche tra Cina e Europa e che ha già portato ad una significativa crescita del volume degli investimenti cinesi in Italia.
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