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“To Identity” all’Acquario Romano

ROMA – Una serie di opere, disposte nei distinti piani dell’Acquario Romano per guidare i visitatori in un libero itinerario alla scoperta dell’edificio e raccontare i suoi spazi perimetrali che racchiudono il grande vuoto centrale.
Un convegno ed una performance, il 5 febbraio,  per introdurre il tema centrale di un’iniziativa in cui l’Acquario Romano è protagonista di se stesso.
Questo vuol essere “TO IDENTITY_Processo come strumento di progetto” di Barbara De Ponti,  una mostra che il curatore, Antonio Luigi Stella Richter, e la Casa dell’Architettura hanno  prodotto ed organizzato perché capace di rappresentare sinteticamente l’unione tra le distinte arti visive e l’architettura.
 Le opere, espressamente pensate per l’Acquario Romano, sono capaci di recuperare, grazie all’attento lavoro di ricerca dell’artista, gli originari valori per cui l’edificio era stato inizialmente pensato dall’imprenditore comasco Pietro Carganico: uno spazio dedicato alle culture ittiche e al commercio del pesce, progettato nella Roma di fine ottocento da Ettore Bernich.  Ma ne interpretano poi le trasformazioni successive: come questo progetto utopico e positivista sia fallito, e quali siano state le vicissitudini di un’architettura, di un luogo nato per esigenze sociosanitarie, poi abbandonato e infine riconvertito.
L’artista, Barbara De Ponti ( vedi biografia allegata), si serve di strumenti messi a disposizione dallo studio d’archivio, dall’antropologia e dalla geografia applicate all’oggetto architettonico per esplorare ciò che si cela dietro l’architettura, svelando i suoi aspetti sociali e relazionali con la città, spesso dimenticati o nascosti dal cambio d’uso e dal trascorrere del tempo.
 In mostra quadri, fotografie, suoni, lastre incise e “To Identity, 2015″ intervento permanente site specific sul pavimento della sala centrale dell’edificio con ricostruzione grafica della decorazione originaria.
Nello spazio “monitor P” al piano terra dell’Acquario, poi, tre lavori che descrivono il libro Isolario. Appunti geografici sull’opera di Barbara De Ponti, che racconta il processo di realizzazione di opere che partono dalle ricerche di archivio, utile anche per collegarsi alla conferenza che precede l’inaugurazione vera e propria.
Alle ore 15,00 del 5 febbraio si svolgerà  il convegno “TO IDENTITY_Processo come strumento di progetto”  cui parteciperanno: Livio Sacchi, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia; Alfonso Giancotti, del CTS della Casa dell’Architettura; Antonio Luigi Stella Richter, curatore dell’iniziativa; Barbara De Ponti, artista ed autrice della mostra; Pio Baldi ; Ermanno Cristini; Matilde Marzotto Caotorta; Claudio Greco.
In serata la mostra si arricchisce della presenza del performer Pino Calabrese in “Route to identity”  e del sound “Carganico Project” di Flavio Scutti.

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