ROMA – Il 25 maggio uscirà in tutte le sale italiane il nuovo esperimento di film low-budget del regista Ivan Silvestrini “2Nights”, ispirato all’omonimo lungometraggio israeliano di Roi Werner e Yaron Brovinsky, con i giovani e talentuosi Matilde Gioli, Matteo Martani e Giulio Bernarek. Il progetto è stato reso possibile grazie alla co-produzione di Controra Film – giovane realtà alla sua prima produzione – Jando Music e Mountflour Films insieme alla preziosa collaborazione di Rai Cinema e al supporto di MIBACT – direzione generale cinema e della Regione Lazio – fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.
Quando un comune venerdì sera diventa l’occasione ideale per una focosa nottata di trasgressione ecco che la magia di una Roma notturna tinta dalle luci dei lampioni e dei neon ma afflitta al contempo dal suo insanabile traffico lascia emergere le più profonde interiorità di due trentenni sconosciuti, trascinati insieme in un viaggio lungo tutti i quartieri più caratteristici della capitale – da quelli più alla moda, al centro storico, fino ai quartieri più periferici – cosicché più i due si trattengono insieme più la serata assume dei caratteri inaspettati che li costringe a stravolgere le loro iniziali poste in gioco.
Il film delinea uno spaccato molto veritiero della nostra società di cui la comunità dei trentenni – con il loro carico di pensieri, dubbi ed incertezze – rappresenta una forte realtà. Succede allora che laddove la donna da prova di una spiccata intraprendenza l’uomo al contrario, di fronte a una figura di bellezza quasi idealizzata, finisce per fare i conti con tutte le sue insicurezze andando a sbattere contro lo stereotipo del maschio conquistatore. E da qui che si dipana l’intreccio dei due cangianti e multiformi protagonisti, in un gioco fatto di continui avvicinamenti e distacchi, quasi nel tentativo di bruciare in una sola notte le potenziali tappe di un’intera relazione. L’immagine di Roma si colloca a sua volta come raffigurazione e manifestazione concreta dello sconvolgimento che imperversa tra di essi, così come l’abitacolo dell’ automobile amplifica l’interiorità e le sfaccettature dei loro animi. Ecco dunque come vuole mettersi acutamente in evidenza il continuo e frenetico stravolgersi dei rapporti tra i sessi, tra donne sempre più determinate e coscienti delle proprie azioni e uomini inaspettatamente più inadeguati ed incerti, esitanti nel lasciarsi trasportare dagli eventi, quasi nel terrore di apparire costantemente inopportuni.
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