Categories: Motori & Nautica

Veicoli d’epoca: la Motorizzazione non cancella la storia con il Documento Unico di Circolazione

ROMA – L’anagrafica dei veicoli storici ultra-trentennali è salva. L’allarme che era suonato con il pericolo di un colpo di spugna  da parte della Direzione Generale della Motorizzazione con l’introduzione del Documento Unico di Circolazione e  Proprietà che avrebbe di fatto privato la storia del veicolo dei suoi documenti più interessanti, è rientrato. 
Una nuova circolare della Motorizzazione anticipa delle precisazioni che saranno oggetto di organico recepimento nell’aggiornamento delle “schede tematiche”, in occasione del prossimo avvio della terza fase di attuazione graduale della riforma.
I documenti cartacei di circolazione e di proprietà con almeno 30 anni di età potranno essere conservati dopo l’adozione del Documento Unico (entra in vigore dal 1 giugno 2020) per i trasferimenti di proprietà anche nel caso i veicoli non risultino iscritti ad alcun club o registro.
“Da grande appassionato di veicoli storici, oltre che da Presidente dell’automobile Club d’Italia e Aci Storico – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani – desidero esprimere particolare soddisfazione per la grande attenzione mostrata dai vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Motorizzazione Civile. Sono convinto, inoltre, che la collaborazione tra Motorizzazione e Aci si un segnale importante nella trasformazione della Pubblica Amministrazione nell’interesse della collettività”.
Stessa soddisfazione per la sensibilità mostrata dalla Motorizzazione, arriva dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) che a suo tempo aveva sollevato il problema della distruzione dei documenti originali dovuta alle nuove procedure telematiche. Sono state accolte anche le proposte avanzate da ASI per evitare la perdita di questo importante “corredo storico” dei veicoli. In particolare, i libretti di circolazione ed i fogli complementari non verranno trattenuti, né distrutti e neppure annullati.
“Siamo grati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Direzione Generale della Motorizzazione per la grande sensibilità dimostrata nei confronti del motorismo storico”, sottolinea Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano. “Hanno ascoltato le nostre istanze e preso in considerazione i nostri suggerimenti per la salvaguardia del patrimonio storico. Siamo sicuri che il dialogo proseguirà anche in futuro nell’ambito di un tavolo di lavoro che vedrà riunite le istituzioni competenti e gli enti certificatori, con il solo obiettivo di tutelare i veicoli storici”.

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