I vini lombardi “volano” al Vinitaly sulle ali dell’export
- di RED-CENTRALE
- in Vinitaly 2013
(PRIMAPRESS) - VERONA - Navigano a gonfie vele sui mercati europei e Nord americani, ma la bussola dell’export per i vini lombardi punta con decisione anche verso Giappone, Hong Kong e Messico. A confermarlo, a pochi giorni dalla 47ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in programma alla Fiera di Verona dal 7 al 10 aprile, sono i dati Istat. Per i vini lombardi, infatti, il 2012 si è chiuso con una crescita dell’export dell’11,2%, quasi il doppio del già lusinghiero +6,5% registrato a livello nazionale. In totale l’export del settore vinicolo lombardo ha raggiunto il valore di 237 milioni di euro.
Secondo l’elaborazione di Unioncamere Lombardia su dati Istat, i primi cinque mercati di destinazione per i vini lombardi sono quello degli Stati Uniti (75,6 milioni di euro di valore export), Svizzera (30,3 milioni di euro), Germania (30,1 milioni di euro), Canada (16,1 milioni di euro) e Giappone (12,7 milioni di euro). Tra questi, quello che ha registrato l’incremento maggiore nel 2012 è il mercato del Sol levante (+54,8%), davanti a quello svizzero (+16,7%), statunitense (+16,4%), tedesco (+15,8%) e canadese (+4,6%). Ma l’export di vini lombardi è cresciuto molto anche a Hong Kong (+23%), in Messico (+17,3%) e in Norvegia (+11%). In lieve flessione, ma sempre significativo nei volumi, il mercato cinese, che con un valore di 5,4 milioni di euro resta l’ottavo in ordine di grandezza per i produttori vitivinicoli della Lombardia.
I dati sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa di presentazione del Padiglione Lombardia a Vinitaly 2013, che si è tenuta stamattina al 31° piano del Grattacielo Pirelli, a Milano. Presenti alla conferenza, il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, il presidente della Camera di Commercio di Sondrio e membro del Consiglio di Unioncamere Lombardia, Emanuele Bertolini, e il presidente di Veronafiere, Ettore Riello. - (PRIMAPRESS)