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Beni culturali: stampa estera, in Italia e’ catastrofe culturale

(PRIMAPRESS) - ROMA - Nelle ultime settimane l’Italia è stata letteralmente bersagliata da parte della stampa estera con l’accusa di non saper preservare il proprio patrimonio artistico e culturale. Numerosi sono, infatti, i siti archeologici e i monumenti che avrebbero bisogno di seri interventi di ristrutturazione, fermi al palo per mancanza di fondi: primi fra tutti gli scavi di Pompei, le cui vestigia sono state trascurate per anni.
 
“Il declino di Pompei – tuona l’autorevole quotidiano americano Los Angeles Times - è parte di un problema condiviso da numerosi siti archeologici e storici in Italia, dovuto a tagli nei finanziamenti e a mancanza di personale” (http://www.latimes.com/news/world/worldnow/la-fg-wn-pompeii-restoration-20130206,0,2796285.story). Ma parole ancora più aspre arrivano dalla Francia. “Il decadimento di Pompei è simbolo di un’Italia in stato di catastrofe”, sentenzia senza mezzi termini la testata francese Libération, che prosegue: “Nonostante sia il Paese con più siti Unesco, la loro preservazione non è mai stata una priorità dei governi, con stanziamenti alla cultura che continuano a scendere crollando allo 0,19% della spesa pubblica, cinque volte in meno della Francia. L’altro pericolo è la camorra, che controlla il mercato del lavoro nel sottobosco napoletano”. Rincara la dose Les Echos, che sottolinea non senza un pizzico di cinismo come in Italia il fenomeno del mecenatismo privato volto alla salvaguardia dei beni culturali (ultima in ordine di tempo, la maison di moda Fendi che si sobbarcherà l’onere del restauro e della messa in sicurezza della Fontana di Trevi a Roma) sia l’unica alternativa per colmare i limiti e le carenze dello Stato (http://www.lesechos.fr/weekend20130208/styles/0202544516258-sos-monuments-en-detresse-536407.php).
 
Non si è fatta attendere, tuttavia, la replica di Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, secondo il quale quelli della stampa estera sarebbero soltanto attacchi strumentali. Indice puntato in particolare contro i francesi. “Guardino un po’ in casa loro – ha affermato Puglisi - perché ognuno di noi ha i suoi problemi e sinceramente non credo che loro non ne abbiano nessuno”. Secondo il rappresentante dell’UNESCO la fortuna dei transalpini sarebbe quella di avere molti meno siti da tutelare rispetto alla imparagonabile ricchezza culturale dell’Italia. Puglisi infine affida il proprio risentimento a una citazione dantesca:“Dico semplicemente ‘Non ti curar di lor, ma guarda e passa’ oppure, a voler essere un po’ meno soft, ‘Lascia pur grattar dov’è la rogna’”.
 
Non solo. Puglisi, sarcastico, auspica che i giudizi impietosi dei giornali francesi siano riportati al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, “affinché si renda conto di quanto sia inverosimile la sua recente proposta di chiedere soldi all’UE per salvaguardare i beni culturali della Capitale”. La stampa estera, in effetti, non ha risparmiato forti critiche anche per lo stato di decadimento di alcuni monumenti della Città Eterna come la cattedrale di San Pietro, il Colosseo, la casa di Nerone e Fontana di Trevi, che starebbero letteralmente cadendo a pezzi. Ma “questi – osserva la tedesca Süddeutsche Zeitung - sono soltanto i più famosi e mediatici. Il Mausoleo di Augusto, per fare un esempio, è un’altra opera che sta andando in rovina, ma della quale nessuno si occupa, come se fosse di serie B” (http://www.sueddeutsche.de/stil/kulturelles-engagement-von-modemachern-mit-fendi-gegen-den-verfall-1.1588525).
Non va meglio a Firenze, dove nella Galleria degli Uffizi è crollata di recente una parte di un soffitto affrescato, o a Pisa, dove la torre si troverebbe nella stessa situazione di Pompei, come riferisce la corrispondente Eliane Patriarca dalle pagine di Libération.
Meno polemico, ma più accorato, infine, l’allarme lanciato già a fine gennaio dall’inglese Guardian, che aveva dato voce allo sfogo del direttore dei Musei Vaticani di Roma circa il pericolo sempre più concreto di una vera e propria “scomparsa” del patrimonio artistico dell’Italia a causa della scarsa o insufficiente protezione dei tesori nostrani (http://www.guardian.co.uk/world/2013/jan/30/italy-fears-vanifhing-heritage-sacking-historic-library?INTCMP=SRCH). - (PRIMAPRESS)