Ferrara, Museo Archeologico "L'Etruria padana: Spina", conferenza di Caterina Cornelio, il 4 aprile
- di RED-CENTRALE
- in Cultura
(PRIMAPRESS) - FERRARA - Una porta dellEtruria padana verso la Grecia e loriente, una città cosmopolita tra Po e Adriatico, punto dincontro di uomini e merci.
Tutto questo è stata Spina, la città portuale etrusca sorta negli ultimi decenni del VI secolo a.C. alla confluenza tra un fiume appenninico e un ramo del Po, a breve distanza dal mare.
Il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Caterina Cornelio, illustra le caratteristiche di questo porto vissuto fino alla metà circa del III secolo a.C., un centro tanto ricco e importante da avere un donario presso il tempio di Apollo a Delfi. Una città dove il vivere alla greca si è a lungo contemperato con il costume etrusco, divenuto prevalente nellultima fase della sua esistenza. La conferenza di Caterina Cornelio rientra nel ciclo di incontri dedicati a Il mondo degli Etruschi in programma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fino al 16 maggio.
Per dieci giovedì, gli archeologi della Soprintendenza Valentino Nizzo, Mario Cesarano, Paola Desantis, Caterina Cornelio e Simona Carosi, oltre al Soprintendente Filippo Maria Gambari, provano a sfatare qualche mito e svelare qualche presunto mistero, senza nulla togliere al fascino che avvolge da secoli una delle Civiltà più importanti dellItalia preromana. Un modo per fare il punto sulle tante questioni in apparenza ancora irrisolte, dall'enigma della lingua al falso problema della loro origine, cercando al tempo stesso di capire, con laiuto della documentazione archeologica, perché nel corso dei secoli tanti autori antichi e moderni abbiano voluto attribuire a questo popolo caratteristiche peculiari e spesso contrastanti, con intenti che, lungi dall'essere storici e descrittivi, si sono poi rivelati talvolta fuorvianti se non proprio ideologicamente orientati. - (PRIMAPRESS)
Tutto questo è stata Spina, la città portuale etrusca sorta negli ultimi decenni del VI secolo a.C. alla confluenza tra un fiume appenninico e un ramo del Po, a breve distanza dal mare.
Il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Caterina Cornelio, illustra le caratteristiche di questo porto vissuto fino alla metà circa del III secolo a.C., un centro tanto ricco e importante da avere un donario presso il tempio di Apollo a Delfi. Una città dove il vivere alla greca si è a lungo contemperato con il costume etrusco, divenuto prevalente nellultima fase della sua esistenza. La conferenza di Caterina Cornelio rientra nel ciclo di incontri dedicati a Il mondo degli Etruschi in programma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fino al 16 maggio.
Per dieci giovedì, gli archeologi della Soprintendenza Valentino Nizzo, Mario Cesarano, Paola Desantis, Caterina Cornelio e Simona Carosi, oltre al Soprintendente Filippo Maria Gambari, provano a sfatare qualche mito e svelare qualche presunto mistero, senza nulla togliere al fascino che avvolge da secoli una delle Civiltà più importanti dellItalia preromana. Un modo per fare il punto sulle tante questioni in apparenza ancora irrisolte, dall'enigma della lingua al falso problema della loro origine, cercando al tempo stesso di capire, con laiuto della documentazione archeologica, perché nel corso dei secoli tanti autori antichi e moderni abbiano voluto attribuire a questo popolo caratteristiche peculiari e spesso contrastanti, con intenti che, lungi dall'essere storici e descrittivi, si sono poi rivelati talvolta fuorvianti se non proprio ideologicamente orientati. - (PRIMAPRESS)