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Lingua e canzone napoletana, progetto del Fiorelli

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Il centro storico, la lingua e la canzone napoletana, tre patrimoni dell'umanità diventano progetto didattico per gli alunni dell'Istituto Comprensivo G.Fiorelli di Napoli, grazie all’iniziativa  promossa e sostenuta dall'Associazione  "VIVOANAPOLI", presieduta dalla dott.ssa Emilia Leonetti e che vede coinvolte diverse scuole del territorio. L'idea sarà presentata martedì 16 febbraio alle ore 10 nella sede scolastica di Via Giuseppe Fiorelli, 2 alla presenza del Sindaco Luigi de Magistris.
Il filo conduttore è la storia di Gennarino, ragazzo a rischio abbandono scolastico, che si trova, per caso, a fare da guida ad un gruppo di ragazzi stranieri, giunti a Napoli per un viaggio-studio. Da qui Gennarino scopre l'orgoglio di essere napoletano e la possibilità di lavorare un domani nell'ambito del turismo cultural;questo gli farà anche capire l'importanza della scuola e deciderà di frequentarla.
Il tema del disagio e del degrado sociale nei giovani è di fatto il filo conduttore del meritevole lavoro di ampio respiro socio-culturale che alcune seconde classi dell'Istituto Fiorelli stanno portando avanti ormai da tempo. Nello specifico, le sezioni coinvolte nel progetto sono A,F ed H, che, sotto la guida attenta di tutto il corpo insegnanti, delle due docenti di potenziamento e dei collaboratori scolastici e grazie al sostegno del Dirigente, Prof.ssa Maria Cristina Palmiero   stanno lavorando sulla lingua e canzone partenopea e sul centro antico della città. All'appuntamento di martedì sarà presente il prestigioso Coro Instabile della Fiorelli con un breve saggio canoro inerente la canzone classica napoletana.  Ritornando alle sezioni del progetto "Vivo a Napoli", queste sono altresì  impegnate nella realizzazione di una "Guida di Neapolis per i ragazzi", giacché particolare attenzione viene data alla storia della nostra città. 
S. Aniello a Caponapoli, il complesso di S. Lorenzo Maggiore, il teatro di Neapolis e l'ipogeo alla Sanità sono solo alcuni dei siti visitati e studiati nel corso di questo viaggio didattico che intende inculcare fin da piccoli la conoscenza ed il rispetto per la propria madre terra. 
L’attività promossa dall’associazione “VIVOANAPOLI” offre agli studenti la possibilità di approcciarsi e confrontarsi anche con realtà teatrali, oltre che canore.
I primi passi del progetto infatti, sono stati mossi in un incontro che si è svolto, con tutte le scuole partecipanti, presso il teatro S. Ferdinando, dove è stato proiettato alla presenza del giovane regista Francesco Saponaro il documentario dal titolo "Eduardo, la vita che continua".
Eduardo reincarna, nel corso del Novecento, il grande patrimonio posseduto dei napoletani. Una mozione civile, politica ed umanistica quella di De Filippo, che prende vita dietro le quinte e che trova la sua massima espressione e potenza negli ultimi anni di Eduardo, quelli dedicati alla cura dei giovani disagiati. Il lavoro svolto per l'istituto Filangieri e per Nisida e per tutte le sacche sociali in cui il degrado non permette ai giovani di studiare rappresenta il grande esempio, la grande eredità culturale del Maestro, che sfocia, nella sua origine, in un percorso di comprensione e conoscenza libera da ogni giudizio e pregiudizio. 
Un pensiero ampiamente sposato e condiviso dall'Istituto Fiorelli che, con veemenza,  da anni  opera all'insegna  dell'integrazione  culturale e sociale superando ogni forma di preconcetto ed emarginazione. Una ideologia, questa, riassumibile in una citazione del grande Eduardo.
 ''Si dice che nella vita dell' uomo c'è un punto di partenza ed un punto di arrivo... Il punto di arrivo dell' uomo è il suo arrivo nel mondo,la sua nascita,mentre il punto di partenza, la morte, che oltre a rappresentare la sua partenza dal mondo va a costituire un punto di partenza per i giovani, dunque, questi miliardi di punti di partenza, che miliardi di esseri umani morendo lasciano sulla Terra sono la vita che continua, la vita che continua è la tradizione; se un giovane sa adoperare la tradizione nel modo giusto, esso può dargli le ali e qual è il modo giusto ? E' lo studio, l' approfondimento delle esperienze di chi ha vissuto prima di lui, se si resta ancorati al passato la vita che continua diventa immobile ma, se ci serviamo della tradizione come un trampolino è ovvio che salteremo assai più in alto, che se partissimo da terra. E poi, secondo me, esiste chi non vuole riconoscere, di aver preso qualcosa da chi è vissuto prima di lui . E allora, a tutti gli effetti, soprattutto nei confronti di se stessi, costui diventa un ladro!" - (PRIMAPRESS)