Luci ed ombre. Fotografie di Alberto Furlani in mostra
- di RED-CENTRALE
- in Cultura
(PRIMAPRESS) - MESTRE, Venezia - Sarà inaugurata venerdì 19 aprile alle ore 18.00 al Centro Culturale Candiani la mostra Luci ed ombre. Fotografie di Alberto Furlani, visitabile fino al 12 maggio 2013. "Cosa dire di Alberto Furlani che non sottolinei la sua sconfinata passione per la fotografia, una passione che lo vede presenziare da decenni a tutti i principali avvenimenti ruotanti attorno alla fotografia in Italia e all'estero? Una presenza mai urlata, lontana anni luce da ogni esibizionismo. Spettatore sensibile ed attento ai lavori fotografici dei colleghi, Alberto è un eccezionale uomo d'ascolto ed è rimasto negli anni sufficientemente largo di vedute da rimettersi in discussione e passare al vaglio di quelle intoccabili "verità" che molti acquisiscono respingendo ogni diversità d'opinione al riguardo” Così Roberto Salbitani - nel libro Pop City. Photo by Alberto Furlani - parla di Alberto Furlani, avvocato mestrino che, dimentico di tutto, si getta nella sua grande passione conversando e confrontandosi con gli altri con garbo, sapendo ascoltare e provando far suo il modus operandi dei grandi autori che lo entusiasmano. Una delle grandi questioni dell’arte di Furlani è infatti questa: in che misura è la personalità di un uomo, la sensibilità artistica che lui sviluppa nel corso della sua particolare vita, a spingerlo in alto nel percorso creativo e a rendere così intense e diverse le sue immagini? E quanto può la conoscenza del lavoro di altri grandi autori e dei loro capolavori aiutare a costruirsi un background utile alla maturazione di un proprio personale percorso creativo? Salta subito all'occhio che è dalla scelta delle tinte cromatiche e dal loro accostamento che si sprigiona tutta la carica espressiva di quest'autore (dotato tuttavia anche di una fine sensibilità per il linguaggio del bianconero). All'opposto della sfumatura scala aurea dei grigi qui è il registro cromatico, dalle individualità fortemente caratterizzate, quasi esplosive, ad elettrizzare l'occhio. In sostituzione di una gradualità cromatica, del passaggio mixato dei colori così come lo sguardo li percepisce nel fluttuare della realtà, assistiamo allo spettacolo di una gamma di materie cromatiche potentemente strutturate, saldate tra di loro da una regia ben consapevole di tutti i passaggi e trasformazioni in cui i colori confluiscono dal momento della percezione dei materiali in ripresa fino alla produzione finale tramite la stampa digitale. Le scelte sono già mirate all'origine in previsione di quella data resa cromatica dalla saturazione spinta, di cui Furlani è indubitabilmente maestro. All'interno di questa cromolandia dall'architettura in apparenza futuristica circolano gli umori e le meraviglie di un "antico" umanista, che sa proporre l'ambiguo spettacolo della modernità ma fianco a fianco con le magie del circo che lui fa rinascere. - (PRIMAPRESS)