Museo delle navi antiche a Fiumicino: dopo 20 anni la riapertura con i reperti del Portus Augustii
- di RED-ROM
- in Cultura
(PRIMAPRESS) - FIUMICINO (ROMA) - Il Museo Navale di Fiumicino riapre le sue porte anche se in modo sommesso. Eppure si tratta di uno dei contenitori museali unici nella sua tipologia perché ospita reperti di navi di epoca romana ancora oggetto di studi e ricerche. La struttura è nata ai tempi della costruzione dell’aeroporto di Fiumicino. Durante gli scavi dell’aeroscalo sono stati ritrovati reperti appartenenti al “Portus Augusti” di Claudio, un molo che l’Imperatore aveva fatto costruire a nord del fiume Tevere per collegare la città di Ostia con la Capitale.
La scoperta più interessante è stata però il ritrovamento di 5 navi che erano sepolte sotto la sabbia e che sono state ripescate vicino al molo. Queste sono delle imbarcazioni che sono state utilizzate oltre 1600 anni fa per compiere degli scambi commerciali tra Roma ed Ostia. Sono infatti delle “navis caudicarie“, ovvero delle chiatte che trasportavano le merci. Insieme a queste sono state rinvenute anche delle “navis vivara” delle barchette costruite per pescare e per conservare il pesce in delle piccole vasche durante il trasporto. Tra i ritrovamenti c’è stato anche un piccolo veliero che probabilmente si occupava dello scambio di merci. Tutti queste scoperte sono state poi trasferite all’interno di un hangar, che era nato con lo scopo di restaurarle e custodirle, ma che successivamente è diventato un importante museo che viene aperto al pubblico nel 1979 e che ora dopo oltre vent’anni dalla sua chiusura torna a riaprire le sue porte. Il museo però venne chiuso nel 2002. Era una struttura troppo semplice, che non era coerente con le leggi italiane che negli anni si erano evolute. Per questo motivo il museo è stato costretto a chiudere i suoi battenti per diverso tempo. - (PRIMAPRESS)
La scoperta più interessante è stata però il ritrovamento di 5 navi che erano sepolte sotto la sabbia e che sono state ripescate vicino al molo. Queste sono delle imbarcazioni che sono state utilizzate oltre 1600 anni fa per compiere degli scambi commerciali tra Roma ed Ostia. Sono infatti delle “navis caudicarie“, ovvero delle chiatte che trasportavano le merci. Insieme a queste sono state rinvenute anche delle “navis vivara” delle barchette costruite per pescare e per conservare il pesce in delle piccole vasche durante il trasporto. Tra i ritrovamenti c’è stato anche un piccolo veliero che probabilmente si occupava dello scambio di merci. Tutti queste scoperte sono state poi trasferite all’interno di un hangar, che era nato con lo scopo di restaurarle e custodirle, ma che successivamente è diventato un importante museo che viene aperto al pubblico nel 1979 e che ora dopo oltre vent’anni dalla sua chiusura torna a riaprire le sue porte. Il museo però venne chiuso nel 2002. Era una struttura troppo semplice, che non era coerente con le leggi italiane che negli anni si erano evolute. Per questo motivo il museo è stato costretto a chiudere i suoi battenti per diverso tempo. - (PRIMAPRESS)