Forniture gas: dalla reazione del Qatar sul caso Europarlamento al rigasificatore della Germania
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - BERLINO - Mentre con il caso Qatargate, che ha fatto scattare le restrizioni per il paese arabo dopo le tangenti ad europarlamentari e le reazioni dell'emirato qatarino che minaccia come reazione la chiusura dei rubinetti per la fornitura del gas, ecco che la prudente Germania inaugura il suo primo terminale di gas liquefatto. Progettato per evitare carenze e sostituire le forniture russe, fermate dalla guerra in Ucraina ma ora anche quelle del Qatar. La Germania a novembre scorso aveva firmato un accordo per la fornitura con Qatar Energy per 2,8 mln di metri/cubi all'anno.
"È una buona giornata per il nostro Paese", ha dichiarato il Cancelliere Olaf Scholz, indossando una giacca gialla fluorescente, sul ponte di una nave a pochi metri dal terminal di Wilhelmshaven, nel Mare del Nord. La Fsru (unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione) "Hoegh Esperanza", ormeggiata a circa 300 metri di distanza da giovedì, ha suonato la sirena mentre si avvicinava alla nave dove il capo di Stato, accompagnato da diversi ministri, consiglieri locali e giornalisti, ha preso posto nel freddo e nella nebbia. L'imponente base navale blu e rossa, lunga 300 metri e ingombra di tubi, è stata caricata con una quantità di gas nigeriano sufficiente per il consumo annuale di "50.000 case" e inizierà le consegne il 22 dicembre. Cinque terminal galleggianti apriranno nei prossimi mesi, dopo che i lavori di costruzione sono stati portati avanti a rotta di collo grazie ai miliardi di euro messi a disposizione da Berlino.
"Ci stiamo rendendo indipendenti dai gasdotti russi", ha dichiarato Scholz. Questi impianti forniranno un terzo del fabbisogno di gas del Paese, mettendo a tacere - per il momento - gli scenari catastrofici di massicce carenze evocati ancora qualche mese fa. - (PRIMAPRESS)
"È una buona giornata per il nostro Paese", ha dichiarato il Cancelliere Olaf Scholz, indossando una giacca gialla fluorescente, sul ponte di una nave a pochi metri dal terminal di Wilhelmshaven, nel Mare del Nord. La Fsru (unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione) "Hoegh Esperanza", ormeggiata a circa 300 metri di distanza da giovedì, ha suonato la sirena mentre si avvicinava alla nave dove il capo di Stato, accompagnato da diversi ministri, consiglieri locali e giornalisti, ha preso posto nel freddo e nella nebbia. L'imponente base navale blu e rossa, lunga 300 metri e ingombra di tubi, è stata caricata con una quantità di gas nigeriano sufficiente per il consumo annuale di "50.000 case" e inizierà le consegne il 22 dicembre. Cinque terminal galleggianti apriranno nei prossimi mesi, dopo che i lavori di costruzione sono stati portati avanti a rotta di collo grazie ai miliardi di euro messi a disposizione da Berlino.
"Ci stiamo rendendo indipendenti dai gasdotti russi", ha dichiarato Scholz. Questi impianti forniranno un terzo del fabbisogno di gas del Paese, mettendo a tacere - per il momento - gli scenari catastrofici di massicce carenze evocati ancora qualche mese fa. - (PRIMAPRESS)