Arte: alla fondazione svizzera Pierre Gianadda di Martigny in mostra gli anni Fauve di Matisse e Dufy
- di RED-ROM
- in Arte & Mostre
(PRIMAPRESS) - MARTIGNY (SVIZZERA) - La Fondazione Pierre Gianadda, nella città svizzera di Martigny nel cantone vallese, esporrà sino al 21 gennaio 2024, In collaborazione con il Museo d'Arte Moderna di Parigi, Paris Musées, esporrà più di cento opere provenienti anche da musei francesi come il Museo Nazionale d'Arte Moderna Centre Pompidou, il Museo Paul Dini e quello di Belle Arti a Bordeaux e collezioni private. Dipinti, sculture e ceramiche, tutti emblematici degli anni Fauve, cioè quella corrente che in Italia prenderà il nome di fauvismo e coinvolgerà artisti degli inizi del XX secolo. adorneranno le pareti della Fondazione con colori accesi e vividi.
Il "fauvismo -come citava il suo fondatore Matisse - fu anche la prima ricerca di una sintesi espressiva" di cui fecero parte Henri Manguin, André Derain, Maurice de Vlaminck, Charles Camoin, Georges Rouault e Albert Marquet, esposero le loro opere nella sala VII del Salon d'Automne nel 1905 In reazione contro le effimere variazioni dell'atmosfera e le vibrazioni instabili della luce dei quadri impressionisti, "Scuotendo la tirannia del Divisionismo", frase di Matisse, questi giovani artisti portano al parossismo la lezione di Van Gogh esaltando il colore puro. Un eccesso che ha scatenato le ire del pubblico e della critica d'arte, che hanno assalito violentemente questi nuovi pittori, tra cui Louis Vauxcelles che, scoprendo nella suddetta stanza un busto di fanciullo all'italiana dello scultore Albert Marque esclama: "Donatello tra le bestie"!
Ma l'occasione della visita alla mostra del Pierre Gianaddda offre la possibilità di immergersi anche nell'esposizione del rigoglioso parco che circonda la Fondazione dove tra alberi secolari spuntano le installazioni artistiche di Miró, Picasso, Moore, Marini e Giacometti. È quì che si tengono i concerti della stagione musicale che hanno già visto la serata con Cecilia Bartoli mentre il prossimo 10 settembre suonerà il maestro Grigory Sokolov. - (PRIMAPRESS)
Il "fauvismo -come citava il suo fondatore Matisse - fu anche la prima ricerca di una sintesi espressiva" di cui fecero parte Henri Manguin, André Derain, Maurice de Vlaminck, Charles Camoin, Georges Rouault e Albert Marquet, esposero le loro opere nella sala VII del Salon d'Automne nel 1905 In reazione contro le effimere variazioni dell'atmosfera e le vibrazioni instabili della luce dei quadri impressionisti, "Scuotendo la tirannia del Divisionismo", frase di Matisse, questi giovani artisti portano al parossismo la lezione di Van Gogh esaltando il colore puro. Un eccesso che ha scatenato le ire del pubblico e della critica d'arte, che hanno assalito violentemente questi nuovi pittori, tra cui Louis Vauxcelles che, scoprendo nella suddetta stanza un busto di fanciullo all'italiana dello scultore Albert Marque esclama: "Donatello tra le bestie"!
Ma l'occasione della visita alla mostra del Pierre Gianaddda offre la possibilità di immergersi anche nell'esposizione del rigoglioso parco che circonda la Fondazione dove tra alberi secolari spuntano le installazioni artistiche di Miró, Picasso, Moore, Marini e Giacometti. È quì che si tengono i concerti della stagione musicale che hanno già visto la serata con Cecilia Bartoli mentre il prossimo 10 settembre suonerà il maestro Grigory Sokolov. - (PRIMAPRESS)