Roma: l'arte si diffonde in Metro promuovendo tematiche etiche e di sensibilità civica
- di RED-ROM
- in Arte & Mostre
(PRIMAPRESS) - ROMA - Come ormai avviene in molte capitali europee, dove le stazioni metropolitane da solo luogo d’attesa e di mobilità, si trasformano in in punti di contaminazione dell’arte mescolando i generi. Fino al 31 dicembre Art Stop Monti ridefinisce in modo creativo gli spazi della metropolitana, attraverso l’esposizione di opere temporanee realizzate in modalità site specific su due grandi billboard nella stazione Cavour, oltre ad un’opera semi permanente realizzata sulla grande terrazza di via Urbana. La fermata della metro, dunque, cesserà di essere solo un luogo di passaggio, per diventare un luogo di espressione artistica e riflessione.
Cinque artisti (di cui 4 under 30) si alterneranno lungo il corso del progetto, per connotare lo spazio della metropolitana quale luogo di espressione creativa, attraverso una comunicazione civica che sensibilizzi il fruitore su tematiche etiche e che valorizzi il ruolo delle professionalità nel campo della comunicazione, dell’arte pubblica e della grafica. La prima delle tre edizioni di ART STOP MONTI è dedicata al tema del Presente, per offrire una risposta “a voce alta” alla crisi che stiamo vivendo, uno sguardo sul tempo attuale e un invito all’azione. Sui billboard all’interno della stazione si alterneranno le opere di: Michela Rossi (Sonno), Sibomana, Mosa one, Emanuele Olives; mentre, sulla terrazza sopra l’entrata della Metro lato via Urbana viene presentata l’opera semi permanente di Andreco, “Art Stop Monti – racconta Francesco Dobrovich, cofondatore di Nufactory e co-curatore della manifestazione – è un progetto di arte pubblica e comunicazione civica in cui le opere proposte divengono uno strumento di riflessione urbana e cittadina. Il progetto intende creare un cortocircuito virtuoso. Portando l’arte al di fuori dei luoghi deputati, al momento chiusi a causa della pandemia, infatti, accende un rapporto “obbligato” tra pubblico e contenuti. In questo modo – continua Dobrovich – ART STOP MONTI crea meccanismo di alfabetizzazione all’arte rivolto agli oltre 12.000 fruitori della metropolitana, un pubblico non necessariamente “critico” e preparato, con lo scopo di stimolare la riflessione su temi importanti, offrire momenti di evasione dal quotidiano e migliorare il rapporto tra cittadino e città.” - (PRIMAPRESS)
Cinque artisti (di cui 4 under 30) si alterneranno lungo il corso del progetto, per connotare lo spazio della metropolitana quale luogo di espressione creativa, attraverso una comunicazione civica che sensibilizzi il fruitore su tematiche etiche e che valorizzi il ruolo delle professionalità nel campo della comunicazione, dell’arte pubblica e della grafica. La prima delle tre edizioni di ART STOP MONTI è dedicata al tema del Presente, per offrire una risposta “a voce alta” alla crisi che stiamo vivendo, uno sguardo sul tempo attuale e un invito all’azione. Sui billboard all’interno della stazione si alterneranno le opere di: Michela Rossi (Sonno), Sibomana, Mosa one, Emanuele Olives; mentre, sulla terrazza sopra l’entrata della Metro lato via Urbana viene presentata l’opera semi permanente di Andreco, “Art Stop Monti – racconta Francesco Dobrovich, cofondatore di Nufactory e co-curatore della manifestazione – è un progetto di arte pubblica e comunicazione civica in cui le opere proposte divengono uno strumento di riflessione urbana e cittadina. Il progetto intende creare un cortocircuito virtuoso. Portando l’arte al di fuori dei luoghi deputati, al momento chiusi a causa della pandemia, infatti, accende un rapporto “obbligato” tra pubblico e contenuti. In questo modo – continua Dobrovich – ART STOP MONTI crea meccanismo di alfabetizzazione all’arte rivolto agli oltre 12.000 fruitori della metropolitana, un pubblico non necessariamente “critico” e preparato, con lo scopo di stimolare la riflessione su temi importanti, offrire momenti di evasione dal quotidiano e migliorare il rapporto tra cittadino e città.” - (PRIMAPRESS)