Libri: "L’impresa come media: la rivoluzione del brand journalism nella comunicazione aziendale" di Zarriello e Maccarrone
- di RED-CENTRALE
- in Editoria
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dal 7 gennaio è nelle librerie e nei principali store online il nuovo libro sul Brand journalism di Roberto Zarriello. Il volume, scritto a “quattro mani” con Cristina Maccarrone, si intitola: “L’impresa come media - Brand journalism: tecniche giornalistiche per raccontare la tua azienda”. La prefazione è stata curata da Francesco Giorgino, giornalista e conduttore del Tg1 e direttore del Master Luiss di secondo livello in Comunicazione e Marketing politico ed istituzionale. Alla realizzazione del libro hanno collaborato anche Alessandra Boiardi, Claudia Cichetti, Damiano Crognali, Francesco Di Costanzo e Riccardo Esposito.
Il Brand journalism è giornalismo. L’evoluzione di questo settore ha creato nuove possibilità per i giornalisti e i professionisti della comunicazione in genere. Per gestire un brand magazine, un’azienda deve necessariamente rivolgersi a professionisti esperti, che siano in grado di creare e gestire una redazione e utilizzare sia le tecniche giornalistiche sia gli strumenti digitali, al fine di valorizzare il marchio di riferimento attraverso notizie, interviste, storytelling e reportage.
Un progetto di qualità richiede necessariamente competenze di giornalismo tradizionale e tecniche per creare un piano editoriale efficace che venga poi declinato nelle diverse forme della comunicazione digitale e online.
Il libro “L’impresa come media - Brand journalism: tecniche giornalistiche per raccontare la tua azienda” è un concentrato di informazioni pratiche e consigli preziosi rivolti alle aziende proprio per impostare una comunicazione che vada oltre i semplici obiettivi di marketing e pubblicità. Non solo, il volume offre nuove prospettive e nuovi scenari professionali anche al mondo del giornalismo e a tutto ciò che ruota attorno a questa professione.
“Con la crisi di vendite della carta stampata, la frammentazione del pubblico che segue la TV (e quindi anche i Tg), lo sviluppo del web e dei social media, la disintermediazione, i blogger e gli influencer, la piaga delle fakenews - spiega Roberto Zarriello - per sopravvivere il giornalismo ha bisogno di trovare nuove strade, nuovi orizzonti e guardare a nuovi “mercati”, senza però delegare ai principi di responsabilità e di etica che rappresentano i pilastri su cui poggia questa professione”.
Il Brand journalism nasce dall’opportunità per i Brand di integrare una comunicazione efficace verso i clienti con una informazione di qualità circa la storia e i valori del marchio, andando oltre il semplice storytelling. E si sviluppa anche grazie alla necessità di individuare nuovi “mercati” per il giornalismo, innovando questa professione. “Ma la vera sfida – commenta Zarriello – è mantenere saldo il timone dell’etica della professione giornalistica anche quando si parla di informazione aziendale. Un aiuto, però, può arrivare proprio dal cambio di paradigma che riguarda la mission di aziende e Brand sui mercati di tutto il mondo, dove l’obiettivo del profitto si aggiunge a quello della responsabilità sociale. E il Brand journalism, come si scoprirà in questo volume, ha la grande opportunità di poter raccontare questa evoluzione”. - (PRIMAPRESS)
Un progetto di qualità richiede necessariamente competenze di giornalismo tradizionale e tecniche per creare un piano editoriale efficace che venga poi declinato nelle diverse forme della comunicazione digitale e online.
Il libro “L’impresa come media - Brand journalism: tecniche giornalistiche per raccontare la tua azienda” è un concentrato di informazioni pratiche e consigli preziosi rivolti alle aziende proprio per impostare una comunicazione che vada oltre i semplici obiettivi di marketing e pubblicità. Non solo, il volume offre nuove prospettive e nuovi scenari professionali anche al mondo del giornalismo e a tutto ciò che ruota attorno a questa professione.
“Con la crisi di vendite della carta stampata, la frammentazione del pubblico che segue la TV (e quindi anche i Tg), lo sviluppo del web e dei social media, la disintermediazione, i blogger e gli influencer, la piaga delle fakenews - spiega Roberto Zarriello - per sopravvivere il giornalismo ha bisogno di trovare nuove strade, nuovi orizzonti e guardare a nuovi “mercati”, senza però delegare ai principi di responsabilità e di etica che rappresentano i pilastri su cui poggia questa professione”.
Il Brand journalism nasce dall’opportunità per i Brand di integrare una comunicazione efficace verso i clienti con una informazione di qualità circa la storia e i valori del marchio, andando oltre il semplice storytelling. E si sviluppa anche grazie alla necessità di individuare nuovi “mercati” per il giornalismo, innovando questa professione. “Ma la vera sfida – commenta Zarriello – è mantenere saldo il timone dell’etica della professione giornalistica anche quando si parla di informazione aziendale. Un aiuto, però, può arrivare proprio dal cambio di paradigma che riguarda la mission di aziende e Brand sui mercati di tutto il mondo, dove l’obiettivo del profitto si aggiunge a quello della responsabilità sociale. E il Brand journalism, come si scoprirà in questo volume, ha la grande opportunità di poter raccontare questa evoluzione”. - (PRIMAPRESS)