Editoria: "Bad Girls" storie di violenze ed abusi raccolte in un libro di Antonella Bolelli Ferrera
- di Michele Rak
- in Editoria
(PRIMAPRESS) - ROMA - Chi sono le Bad Girls del libro fresco di stampa della giornalista e conduttrice di Radio3, Antonella Bolelli Ferrera? Sono uno spaccato di una società sempre più complessa dove i valori sono spariti in una quotidianità resa ancora più difficile, se possibile, dalla pandemia. Da moglie sottomessa del boss a capobanda della mala, da schiava del marciapiede a maitresse d’alto bordo. Anche donne cresciute in famiglie normali che nascondono segreti indicibili: gli abusi sessuali di un padre, l’indifferenza di una madre, la morbosità, i maltrattamenti, l’abbandono hanno stimolato nelle vittime mutazioni irreversibili. Da anoressica a bulimica, il corpo che si ritrae e si dilata, la mente che si chiude a riccio e poi esplode, a volte con inaspettata veemenza. La paura diviene rabbia e vuole esprimersi. La ferocia del branco che viola per sempre la tua intimità, il tradimento che infrange ogni regola, la violenza di chi non accetta di sentirsi diversa da ciò che racconta il proprio corpo, così la vittima diventa giustiziera, stalker, assassina, perfino del proprio figlio e, in fondo, anche di se stessa. “Bad Girls" è un progetto speciale nato con il sostegno di SIAE che si sintetizza nella prefazione di Dacia Maraini che scrive: “Sembra di vederle mentre raccontano le loro storie. Una sigaretta sempre accesa tra le dita, gli occhi negli occhi di chi ascolta, le loro vite che diventano fiumi di parole ripetute migliaia di volte come a voler esorcizzare cose che a raccontarle non sembrano nemmeno vere tanto sono atroci, frutto di ignoranza, miseria, sopraffazione”.
Bad Girls è dunque un libro che racconta storie di violenze alle spalle che in molti casi hanno innescato comportamenti distruttivi anche per se stesse. - (PRIMAPRESS)
Bad Girls è dunque un libro che racconta storie di violenze alle spalle che in molti casi hanno innescato comportamenti distruttivi anche per se stesse. - (PRIMAPRESS)