Torna nelle edicole la nuova versione de L’Unità diretto da Piero Sansonetti. L’attesa per il centenario
- di RED-ROM
- in Editoria
(PRIMAPRESS) - ROMA - Presentato oggi nella sede di via Pallacorda, 7 a Roma la nuova edizione dell'Unità diretta da Piero Sansonetti. Lo storico giornale di sinistra torna nelle edicole dopo diverse vicende e si prepara alla celebrazione del centenario (1924-2024) con un numero speciale che ricorderà la nascita del quotidiano fondato da Antonio Gramsci.
Piero Sansonetti ha raccontato come sarà la nuova versione del giornale: “Dopo tutto questo tempo, sembrava che L’Unità non dovesse più riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, tornerà a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico. In un momento in cui la sinistra appare sempre più debole, per l’incapacità di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo più, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili, L’Unità si propone come un polo di elaborazione politica e culturale. Fisicamente sarà un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profondità.
Sul solco tracciato da Gramsci, L’Unità, secondo quanto anticipato nella presentazione, continuerà ad essere dalla parte della società più fragile passando dai contadini e gli operai, ad un lettorato che comprenderà migranti e detenuti. L’Unità, è stato detto, sarà vicina al PD, principale forza politica della sinistra, ma rispetto passato avrà attenzione al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’eredità storica, L’Unità sarà una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto.
Il quotidiano, in edicola al costo di 1.50 €, ha alle spalle una redazione dinamica di circa sei redattori per il cartaceo, pochi altri per l’online e da diversi collaboratori esterni. Basti pensare che nel numero di domani, 16 maggio 2023, ci saranno articoli a firma di: Luigi Manconi; Marco Revelli; Enrico Casarini; Massimo D'Alema. Mentre, mercoledì uscirà un’intervista a Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra francese.
Una volta a settimana verrà pubblicata la rubrica Nessuno tocchi Caino, a cura di Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, a dimostrazione della vicinanza alle lotta della sinistra, e ogni giorno ci sarà una pagina dedicata allo straordinario archivio, che domani partirà con un pezzo firmato a suo tempo da Natalia Ginzburg.
L’archivio de L’Unità, dal 1947 ad oggi, patrimonio culturale di enorme valore, è in fase di riorganizzazione e sarà reso disponibile online quanto prima.
In sintesi il nuovo quotidiano descritto con le parole del suo direttore Sansonetti, sarà: "garantista, socialista, cristiano, liberale, non liberista. Poi vedremo vivendo come si assesteranno gli equilibri e si aggiusterà il tiro.” - (PRIMAPRESS)
Piero Sansonetti ha raccontato come sarà la nuova versione del giornale: “Dopo tutto questo tempo, sembrava che L’Unità non dovesse più riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, tornerà a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico. In un momento in cui la sinistra appare sempre più debole, per l’incapacità di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo più, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili, L’Unità si propone come un polo di elaborazione politica e culturale. Fisicamente sarà un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profondità.
Sul solco tracciato da Gramsci, L’Unità, secondo quanto anticipato nella presentazione, continuerà ad essere dalla parte della società più fragile passando dai contadini e gli operai, ad un lettorato che comprenderà migranti e detenuti. L’Unità, è stato detto, sarà vicina al PD, principale forza politica della sinistra, ma rispetto passato avrà attenzione al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’eredità storica, L’Unità sarà una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto.
Il quotidiano, in edicola al costo di 1.50 €, ha alle spalle una redazione dinamica di circa sei redattori per il cartaceo, pochi altri per l’online e da diversi collaboratori esterni. Basti pensare che nel numero di domani, 16 maggio 2023, ci saranno articoli a firma di: Luigi Manconi; Marco Revelli; Enrico Casarini; Massimo D'Alema. Mentre, mercoledì uscirà un’intervista a Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra francese.
Una volta a settimana verrà pubblicata la rubrica Nessuno tocchi Caino, a cura di Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, a dimostrazione della vicinanza alle lotta della sinistra, e ogni giorno ci sarà una pagina dedicata allo straordinario archivio, che domani partirà con un pezzo firmato a suo tempo da Natalia Ginzburg.
L’archivio de L’Unità, dal 1947 ad oggi, patrimonio culturale di enorme valore, è in fase di riorganizzazione e sarà reso disponibile online quanto prima.
In sintesi il nuovo quotidiano descritto con le parole del suo direttore Sansonetti, sarà: "garantista, socialista, cristiano, liberale, non liberista. Poi vedremo vivendo come si assesteranno gli equilibri e si aggiusterà il tiro.” - (PRIMAPRESS)