Terremoto di Ischia, il vulcanologo Luongo lancia la sua proposta
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- in Campania
(PRIMAPRESS) - Dopo la querelle durata alcuni giorni sull’entità e la localizzazione del terremoto che si è verificato a Casamicciola alle 20:57 di lunedì 21 agosto il prof. Giuseppe Luongo, vulcano e docente emerito della Facoltà Federico II di Napoli, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lancia la sua proposta: “realizzare un Centro Europeo di Ricerca finalizzato allo studio del comportamento delle aree epicentrali.”.
"Dobbiamo volare alto per costruire il futuro di un territorio ricco di risorse naturali, storiche e culturali. - afferma senza mezzi termini il prof. Giuseppe Luongo - Non possiamo accontentarci di soluzioni mature e superate se vogliamo essere un paese moderno all’avanguardia. Un’occasione per il cambiamento di marcia è l’evento sismico di Casamicciola del 21 Agosto. Da più parti si chiede la riapertura dell’Osservatorio Geodinamico di Casamicciola. Trenta anni fa questa era una soluzione valida, oggi bisogna puntare su soluzioni più avanzate. Infatti il ruolo dell’Osservatorio Geodinamico quale struttura di monitoraggio è svolto dall’Osservatorio Vesuviano – INGV. Quale potrebbe essere una soluzione più avanzata per la mitigazione del rischio nelle aree epicentrali densamente abitate e con sorgente sismica a piccola e piccolissima profondità come Ischia? La soluzione, già da me ipotizzata nella conferenza stampa tenuta a Casamicciola il 26 Agosto, è la realizzazione di un Centro Europeo di Ricerca finalizzato allo studio del comportamento delle aree epicentrali, spesso sedi di centri storici caratterizzati da tipologie edilizie particolarmente vulnerabili. Tale Centro - conclude il vulcanologo - dovrebbe onfigurarsi come una struttura tecnica alla quale dovrebbero afferire competenze ad ampio spettro e dovrebbe fungere da riferimento per i paesi europei e del Bacino del Mediterraneo, caratterizzati da insediamenti simili a quelli del nostro paese e localizzati in aree ad elevato rischio sismico.“.
La proposta ha fatto seguito alla dichiarazione circa la propria valutazione sulla reale magnitudo e localizzazione diffusa in prima battuta dall'INGV (nell'immediato 3.6 magnitudo a 10 Km di profondità al largo dell'isola corretta il giorno dopo a 4.0 a 5 Km sempre al largo) cui Luongo non ha mai ritenuto attendibili. Solo successivamente, visto i ritardi nel ricalcolo dei dati si è spinto a dire la localizzazione non poteva essere a mare bensì ai piedi dell'Epomeo nel territorio di Casamicciola e ad un profondità non superiore ai 2 Km. Solo dopo INGV e Osservatorio Vesuviano hanno emesso un bollettino ufficiale che definiva la scossa di lunedì alle 20:57 di magnitudo 4.0 a 1,730 Km di profondità nella zona di Casamicciola paese ai piedi del vulcano Epomeo. - (PRIMAPRESS)
"Dobbiamo volare alto per costruire il futuro di un territorio ricco di risorse naturali, storiche e culturali. - afferma senza mezzi termini il prof. Giuseppe Luongo - Non possiamo accontentarci di soluzioni mature e superate se vogliamo essere un paese moderno all’avanguardia. Un’occasione per il cambiamento di marcia è l’evento sismico di Casamicciola del 21 Agosto. Da più parti si chiede la riapertura dell’Osservatorio Geodinamico di Casamicciola. Trenta anni fa questa era una soluzione valida, oggi bisogna puntare su soluzioni più avanzate. Infatti il ruolo dell’Osservatorio Geodinamico quale struttura di monitoraggio è svolto dall’Osservatorio Vesuviano – INGV. Quale potrebbe essere una soluzione più avanzata per la mitigazione del rischio nelle aree epicentrali densamente abitate e con sorgente sismica a piccola e piccolissima profondità come Ischia? La soluzione, già da me ipotizzata nella conferenza stampa tenuta a Casamicciola il 26 Agosto, è la realizzazione di un Centro Europeo di Ricerca finalizzato allo studio del comportamento delle aree epicentrali, spesso sedi di centri storici caratterizzati da tipologie edilizie particolarmente vulnerabili. Tale Centro - conclude il vulcanologo - dovrebbe onfigurarsi come una struttura tecnica alla quale dovrebbero afferire competenze ad ampio spettro e dovrebbe fungere da riferimento per i paesi europei e del Bacino del Mediterraneo, caratterizzati da insediamenti simili a quelli del nostro paese e localizzati in aree ad elevato rischio sismico.“.
La proposta ha fatto seguito alla dichiarazione circa la propria valutazione sulla reale magnitudo e localizzazione diffusa in prima battuta dall'INGV (nell'immediato 3.6 magnitudo a 10 Km di profondità al largo dell'isola corretta il giorno dopo a 4.0 a 5 Km sempre al largo) cui Luongo non ha mai ritenuto attendibili. Solo successivamente, visto i ritardi nel ricalcolo dei dati si è spinto a dire la localizzazione non poteva essere a mare bensì ai piedi dell'Epomeo nel territorio di Casamicciola e ad un profondità non superiore ai 2 Km. Solo dopo INGV e Osservatorio Vesuviano hanno emesso un bollettino ufficiale che definiva la scossa di lunedì alle 20:57 di magnitudo 4.0 a 1,730 Km di profondità nella zona di Casamicciola paese ai piedi del vulcano Epomeo. - (PRIMAPRESS)