Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Quali strumenti per tutelare gli interessi della famiglia contemporanea e dei soggetti deboli?

  • di RED COM
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - Vicenza. Si terrà il 9 febbraio 2015 alle ore 9:30, presso l’Hotel Vergilius - Sala Atlante - Via Carpaneda, 5 a Creazzo, la giornata di studio sui vantaggi dall'utilizzo del trust nell'ambito dei rapporti di coppia, organizzata dall’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza con l’Associazione Nazionale Forense e l’Ordine degli Avvocati e con il patrocinio dell’Associazione Il trust in Italia. Come si tutelano i beni e gli interessi comuni delle coppie conviventi, sia eterosessuali che omosessuali, al di fuori del matrimonio? Al convivente spetta qualche diritto sui beni del partner in caso di suo decesso? Come tutelare la situazione patrimoniale dei figli nati nella convivenza al di fuori del matrimonio? Come destinare i propri beni all’amato animale domestico dopo la morte? Quale stile di vita attenderà la persona cara quando i familiari non ci saranno più o non saranno in grado di prendersi più cura del soggetto debole? Come sarà la vita della persona debole nel contesto che gli addetti ai lavori definiscono “il dopo di noi”? Le risposte a questi e molti altri quesiti saranno fornite nel corso della giornata di studio dedicata all'utilizzo del trust nella fase della nascita del rapporto di fatto, della durata e dello scioglimento del rapporto di coppia, analizzando anche l’aspetto del regime fiscale del trust nell’ambito delle coppie di fatto e della tutela dei soggetti deboli. “Questa giornata di studio – Osserva Mara Pilla consigliere dell’Odcec di Vicenzarappresenta un contributo professionale dei commercialisti alla società civile perché il trust rappresenta una strada percorribile per tutelare i beni e gli interessi delle famiglie di fatto o dei soggetti deboli, in assenza di una normativa che ne riconosca una tutela giuridica dedicata”. Al mattino si terranno gli interventi della dott.ssa Luna Granello su la panoramica della disciplina e della prassi di utilizzo del trust in altri paesi, dell’avvocato Maria Grazia Monegat consigliere dell’associazione Il trust in Italia sul rapporto tra il trust e le norme inderogabili nel diritto di famiglia, del notaio Massimo Ghirlanda consigliere dell’associazione Il trust in Italia sull’utilizzo del trust in luogo degli accordi prematrimoniali, del dottore commercialista Maurizio Casalini su il trust in luogo del fondo patrimoniale. “Il concetto di famiglia, si è ampliato - dichiara Maurizio Casalini, dottore commercialista presidente della commissione di studio per il trust e la tutela del patrimonio dell’Odcec di Vicenza - includendo coppie di conviventi di diverso o dello stesso sesso che, per scelta o impedimento giuridico, decidono di vivere come marito e moglie, senza vincolo di matrimonio, o nuclei familiari composti da fratelli, o amici. In questo contesto le lacune del nostro ordinamento giuridico costringono chi desidera garantire certe tutele a rivolgersi ad ordinamenti stranieri, come già avvenuto per i matrimoni tra omosessuali e le relative adozioni di bambini. In questo senso il trust rappresenta una opportunità.”
Al pomeriggio seguiranno gli interventi su il trust per le coppie di conviventi more uxorio, per le coppie omosessuali e per tutelare gli animali domestici con gli interventi rispettivamente, del dottore commercialista Maurizio Casalini, dell’avvocato Elena Zambon e del rag. Giuseppe Lepore consigliere dell’associazione Il trust in Italia.

Interverranno anche l’avvocato Francesca Landini sull’applicazione del trust in esecuzione di accordi di separazione e divorzio, il dottore commercialista Marco Snichelotto sulla tutela dei minori a seguito di separazione e divorzio, l’avvocato Gabriella La Torre segretario generale dell’associazione il trust in Italia su il "dopo di noi" il trust a favore dei soggetti più fragili della società che a causa di infermità, menomazione fisica, psichica, handicap, non sono in grado di provvedere ai propri interessi.
Chiuderanno la giornata gli interventi in tema di regime fiscale del trust dei dottori commercialisti Silvia Rachela e Paolo Sgreva rispettivamente in materia di imposte sia dirette che indirette e del dottore commercialista Mara Pilla consigliere Odcec di Vicenza sui controlli fiscali nel trust da parte dell’agenzia delle entrate. La parola trust nella lingua inglese significa “affidamento” perché lo strumento del trust si basa su un rapporto fiduciario tra il disponente e il soggetto cui vengono trasferiti i beni, ed a cui vengono affidate sia la gestione del patrimonio sia la cura degli interessi del beneficiario. Il trust, in particolare ai soggetti deboli, offre una “tutela personalizzata” in grado di regolare, oltre agli aspetti prettamente economici, anche gli aspetti della vita quotidiana. In questo senso rappresenta un valido strumento per la tutela dei soggetti più fragili della società che a causa di infermità, menomazione fisica, psichica, handicap, minore età, non sono in grado di provvedere ai propri interessi, permettendo di realizzare finalità di pubblico interesse e forme condivise di progettazione non solo economica ma anche sociale. - (PRIMAPRESS)