CARBURANTI: LE COMPAGNIE FANNO "RESISTENZA"
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- in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA - È tregua sulla rete carburanti. I margini lordi delle compagnie si confermano più che abbondanti rispetto alla media dei tre anni precedenti malgrado la risalita delle quotazioni internazionali. Ciononostante, questa mattina non si registra alcuna marcia indietro dei prezzi raccomandati. Il sospetto, oramai più che legittimo, è che si punti a fare cassa nel corso della settimana per dar spazio a vendite sottocosto nel week end. Prezzi praticati sostanzialmente stabili a cavallo di quota 1,8 euro/litro sulla benzina e al di sotto di 1,7 euro/litro per il diesel. Le no-logo registrano ancora una volta un passo in avanti, inseguendo i prezzi in Mediterraneo ma mantenendosi a “distanza di sicurezza†dalle petrolifere (ben oltre i 10 centesimi). Questo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. I prezzi medi nazionali sono oggi a 1,809 euro/litro per la benzina, 1,700 per il diesel e 0,798 per il Gpl. Punte massime in leggera discesa per la verde a 1,896 euro/litro, mentre stabili a 1,739 per il diesel e a 0,826 per il Gpl. Più nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va dall’1,797 euro/litro di Eni all’1,809 di Tamoil (no-logo in salita a 1,686). Per il diesel si passa dall’1,693 euro/litro di Eni all’1,700 di Tamoil (no-logo a 1,555). Il Gpl è tra 0,765 euro/litro di Eni e 0,798 di Tamoil (no-logo a 0,761). - (PRIMAPRESS)