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Crisi: la fiducia dei consumatori torna a calare

(PRIMAPRESS) - ROMA - Torna a scendere a marzo la fiducia dei consumatori, sia la componente relativa al quadro economico che quella sul clima corrente, che tocca il livello più basso dal 1996. Preoccupa la “paralisi” politica post-voto, con il rischio di instabilità e ingovernabilità, che va a gravare su una situazione di sofferenza già evidente, con due famiglie su tre che oggi riescono ad arrivare a fine mese solo con tagli radicali alla spesa, compresa quella alimentare. E’ chiaro che tutto questo ora influirà sulla Pasqua, con il 69 per cento degli italiani che celebrerà le prossime festività in modo più modesto e semplice. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati diffusi dall’Istat.
            Le difficoltà economiche ridurranno innanzitutto le vacanze, con prenotazioni in calo anche del 20 per cento. Chi partirà, poi, lo farà nella maggior parte dei casi per raggiungere parenti e amici in località o regioni vicine. Ma soprattutto ci sarà un budget più “risicato” per la tavola della festa, considerata anche la concomitanza di Pasqua con la fine del mese e i rincari al dettaglio di molti prodotti della tradizione -osserva la Cia-. Il carrello alimentare si svuoterà con una diminuzione stimata dei consumi del 7 per cento rispetto allo scorso anno e una spesa complessiva che non supererà i 2 miliardi di euro.
            E nella tavola dell’austerity -ricorda la Cia- a essere “tagliati” saranno prima di tutto gli acquisti di uova di cioccolato e colombe pasquali (-10 per cento), ma anche di carne (da -3 a -5 per cento), vino e spumanti (-3,5 per cento) e salumi (-1,8 per cento). - (PRIMAPRESS)