Federal Reserve: addio alla curva di Phillips, nuovi criteri per il rialzo dei tassi
- di RED-ROM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - WYOMING (USA) - E’ un simposio speciale quello delle banche centrali che si tiene ogni anno a Jackson Hole nel Wyoming perché si tiene in videoconferenza ma si può definire speciale anche per le misure che questa convention tirerà fuori in un momento molto particolare dell’economia internazionale.
Le misure annunciate dal presidente della Federal Reserve (FED) Jerome Powell, infatti, verranno ricordate come eccezionali.
Le crisi economiche degli ultimi anni hanno messo in discussione i principali aspetti che caratterizzano il mandato della FED: inflazione e occupazione. Con la "review" annunciata, ne esce rivoluzionata la strategia monetaria USA e va in soffitta la tradizionale ricetta della c.d. curva di Phillips che collega "inversamente" le due variabili. L'obiettivo di inflazione fino ad oggi fisso al 2% diventerà nel breve periodo variabile. Per le indicazioni di politica monetaria che la FED fornisce agli operatori e ai mercati, vengono precisati i criteri specifici che devono essere soddisfatti prima di rivedere un possibile rialzo dei tassi. Ciò implica che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora per molto tempo e la politica monetaria espansiva non è messa in discussione, almeno fino a quando l'inflazione e l’occupazione non saranno stabilizzate. La mossa di Powell, che conferma tendenze e orientamenti già sperimentati e condivisi anche da altre banche centrali, secondo diversi commentatori potrebbe tuttavia mettere in discussione le strategie di politica monetaria in altre parti del globo. I mercati finanziari, a caldo, si sono mostrati tiepidi. - (PRIMAPRESS)
Le misure annunciate dal presidente della Federal Reserve (FED) Jerome Powell, infatti, verranno ricordate come eccezionali.
Le crisi economiche degli ultimi anni hanno messo in discussione i principali aspetti che caratterizzano il mandato della FED: inflazione e occupazione. Con la "review" annunciata, ne esce rivoluzionata la strategia monetaria USA e va in soffitta la tradizionale ricetta della c.d. curva di Phillips che collega "inversamente" le due variabili. L'obiettivo di inflazione fino ad oggi fisso al 2% diventerà nel breve periodo variabile. Per le indicazioni di politica monetaria che la FED fornisce agli operatori e ai mercati, vengono precisati i criteri specifici che devono essere soddisfatti prima di rivedere un possibile rialzo dei tassi. Ciò implica che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora per molto tempo e la politica monetaria espansiva non è messa in discussione, almeno fino a quando l'inflazione e l’occupazione non saranno stabilizzate. La mossa di Powell, che conferma tendenze e orientamenti già sperimentati e condivisi anche da altre banche centrali, secondo diversi commentatori potrebbe tuttavia mettere in discussione le strategie di politica monetaria in altre parti del globo. I mercati finanziari, a caldo, si sono mostrati tiepidi. - (PRIMAPRESS)