Fiere italiane, Di Maio (Esteri): “La Farnesina ha assegnato al sistema un ruolo di asset strutturale per il Pil del Paese
- di R.B.
- in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA - Maurizio Danese, il presidente dell’Aefi, l’Associazione esposizione e fiere italiane, ha aperto i lavori del convegno Fiere italiane & made in Italy: alleanza strategica sulla rotta dei mercati internazionali” svoltasi in occasione della Giornata Mondiale delle Fiere he si è tenuta oggi a Roma presso il Centro Congressi Fontana di Trevi – Auditorium Loyola.
“Siamo qui per l’accrescimento valoriale delle aziende rappresentando i numeri del sistema fieristico che è un moltiplicatore di business. I tempi sono maturi per entrare nel vivo della competitività. Il settore è anche maturo per nuove alleanze con partnership internazionali. L’alleanza con il governo non può assottigliarsi e siamo disposti a dar vita ad un tavolo per guardare al futuro del sistema”.
Ma com’è lo stato di salute delle fiere italiane? A fare il punto è Giuseppe Schiavone di Prometeia che ha elaborato una analisi sul comparto che, di fatto, è al quarto posto del sistema mondiale. “Abbiamo lavorato su una base di 25mila imprese per stabilire la performance ottenuta nell’impatto con le fiere. Ci siamo chiesti se chi partecipa alle fiere ottiene risultati maggiori. Abbiamo confrontato il dato con altre 25mila aziende che non hanno partecipato ad eventi fieristici. Chi ha partecipato ha avuto una crescita del 12%”. Il risultato emerso dalla survey contribuisce per lo 0,7% del Pil italiano. In collegamento esterno il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha confermato il ruolo del sistema fieristico per il rilancio del Paese: “Come Farnesina abbiamo assegnato al pilastro fiere un ruolo di asset strategico per il Pil italiano. Il comparto avrà anche un ruolo geopolitico per la valorizzazione delle relazioni con i paesi stranieri. Le fiere come elemento cardine delle catene del valore proprio nelle modificazioni che si stanno determinando”. - (PRIMAPRESS)
“Siamo qui per l’accrescimento valoriale delle aziende rappresentando i numeri del sistema fieristico che è un moltiplicatore di business. I tempi sono maturi per entrare nel vivo della competitività. Il settore è anche maturo per nuove alleanze con partnership internazionali. L’alleanza con il governo non può assottigliarsi e siamo disposti a dar vita ad un tavolo per guardare al futuro del sistema”.
Ma com’è lo stato di salute delle fiere italiane? A fare il punto è Giuseppe Schiavone di Prometeia che ha elaborato una analisi sul comparto che, di fatto, è al quarto posto del sistema mondiale. “Abbiamo lavorato su una base di 25mila imprese per stabilire la performance ottenuta nell’impatto con le fiere. Ci siamo chiesti se chi partecipa alle fiere ottiene risultati maggiori. Abbiamo confrontato il dato con altre 25mila aziende che non hanno partecipato ad eventi fieristici. Chi ha partecipato ha avuto una crescita del 12%”. Il risultato emerso dalla survey contribuisce per lo 0,7% del Pil italiano. In collegamento esterno il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha confermato il ruolo del sistema fieristico per il rilancio del Paese: “Come Farnesina abbiamo assegnato al pilastro fiere un ruolo di asset strategico per il Pil italiano. Il comparto avrà anche un ruolo geopolitico per la valorizzazione delle relazioni con i paesi stranieri. Le fiere come elemento cardine delle catene del valore proprio nelle modificazioni che si stanno determinando”. - (PRIMAPRESS)