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Confindustria: il coraggio del futuro nel discorso di Bonomi. Gli interventi di Conte e Patuanelli

  • di RED-ROM
  • in Economia
Confindustria: il coraggio del futuro nel discorso di Bonomi. Gli interventi di Conte e Patuanelli
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il primo discorso ufficiale di Carlo Bonomi da presidente di Confindustria all'assemblea pubblica tenuta oggi 29 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma ha un titolo eloquente: "Il coraggio del futuro” in cui si legge chiaramente oltre che un’esortazione ai propri associati, un invito al Governo a pensare alzando l’asticella delle visioni. “Occorre un nuovo grande patto per l’Italia" ha detto Bonomi, intervenendo all'Assemblea generale dell'associazione delle imprese sottolineando che "la nuova produttività che serve all'Italia dopo 25 anni di stasi deve considerare contestualmente le politiche di innovazione, la formazione e l'advance knowledge, la regolazione per promuovere l'efficienza dei mercati, le infrastrutture abilitanti sia fisiche (ovvero ICT, logistica ed energia), sia istituzionali (Pa, competenze e organizzazione sinergica) e interventi strutturali per la coesione sociale". Per il vertice degli industriali, "è su questo concetto ampio di produttività che si devono concentrare le azioni e le politiche dei prossimi anni, con l'obiettivo di massimizzare il ruolo motore dello sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro e dare una nuova centralità alla manifattura”. Ma è anche questo il modello di approccio per redigere il piano di Recovery Fund che potrebbe avere ancora qualche scossone in Europa se non ben progettato. Il ministro del Mise, Stefano Patuanelli, nel suo intervento non è stato molto distante dall’esortazione di Bonomi“ diffonderemo le competenze digitali a partire anche da voi imprenditori. La ricerca scientifica dovrà essere il grimaldello di investimenti insieme ad alta tecnologia con intelligenza artificiale fino ad arrivare alle sfide dell’idrogeno”. Lo stesso premier Conte nel suo intervento ha sollecitato un patto tra pubblico e privato. In sostanza negli interventi esterni la sensazione è stata di un governo che guarda lontano. Un governo concentrato sul futuro dunque nella narrazione. Lo vedremo, appunto, con il Recovery Fund. - (PRIMAPRESS)