Luca Dal Fabbro (Domotecnica): “L’efficienza energetica una strada per un doppio vantaggio"
- di RED-CENTRALE
- in Economia
(PRIMAPRESS) - MILANO - In merito ai dati diffusi oggi dall’Enea sugli incentivi del 55% a favore delle opere di riqualificazione degli immobili in un’ottica di efficientamento, Luca Dal Fabbro – Presidente di Domotecnica, la prima e unica rete nazionale indipendente in franchising per le aziende di installazione che operano nel campo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili - commenta:
“I dati diffusi oggi dall’Enea sulle detrazioni del 55% dimostrano che gli incentivi all’efficienza energetica sono la via da perseguire per riuscire a dare un concreto impulso al comparto e per migliorare le prestazioni energetiche delle abitazioni, consentendo così alle famiglie di ridurre i propri consumi e tagliare i costi in bolletta. Per essere costantemente efficaci gli incentivi devono essere inseriti all’interno di un quadro normativo stabile ed essere associati ad un piano di informazione rivolto agli utenti finali e ad un costante aggiornamento delle competenze tecniche degli installatori, che costituiscono il canale privilegiato al quale si rivolgono le famiglie per effettuare gli interventi. Una via lunga, certo, ma dalla quale si possono ottenere risultati importanti – commenta Luca Dal Fabbro, Presidente di Domotecnica – Dal nostro Osservatorio sull’Efficienza Energetica, presentato il settembre scorso, emerge infatti che ben il 13% degli intervistati è propenso a fare, nei prossimi anni, almeno un intervento di efficientamento: se proiettato all’universo delle famiglie italiane, questo dato significa che circa 3,3 milioni di famiglie cercheranno di rendere efficienti le proprie abitazioni. Considerando che un intervento di riqualificazione medio ha un costo di circa 10 mila euro, quello che risulta è un mercato potenziale incrementale che si aggira intorno ai 30 miliardi di euro: un contributo significativo al rilancio dell’economia italiana e dell’occupazione. Un mercato che può crescere, considerando che, come emerge dal nostro Osservatorio, c’è un 78% di italiani che è frenato dal fare interventi a causa del difficile momento economico. Un sistema di incentivi stabile è dunque una soluzione auspicabile per sostenere gli investimenti delle famiglie e lo sviluppo del settore.
Intervenire sulla propria casa si tradurrà, perciò, per le famiglie che devono fare i conti con la crisi, in un significativo risparmio sulla bolletta, tra tutte, quella del gas. Una casa efficiente consuma meno e taglia a monte, perciò il gas necessario per il riscaldamento e l’acqua sanitaria. Intervenendo sulle proprie abitazioni in un’ottica di efficientamento, gli italiani potrebbero così guardare con meno apprensione al continuo aumento dei prezzi che per il gas, dal 2011 ad oggi, ha segnato un incremento di oltre il 20%, nonostante l’ultima riduzione del 4,2% da parte dell’Autorità.
Quindi, l’efficienza energetica è, da un lato, la strada per ridurre la bolletta energetica degli italiani, e dall’altro, essa rappresenta la strategia più efficace per sostenere lo sviluppo di competenze e tecnologie nazionali, mantenendo il valore generato all’interno del nostro Paese: un impulso indispensabile, in grado di generare ricadute assai positive in tutto il nostro sistema economico”. - (PRIMAPRESS)
“I dati diffusi oggi dall’Enea sulle detrazioni del 55% dimostrano che gli incentivi all’efficienza energetica sono la via da perseguire per riuscire a dare un concreto impulso al comparto e per migliorare le prestazioni energetiche delle abitazioni, consentendo così alle famiglie di ridurre i propri consumi e tagliare i costi in bolletta. Per essere costantemente efficaci gli incentivi devono essere inseriti all’interno di un quadro normativo stabile ed essere associati ad un piano di informazione rivolto agli utenti finali e ad un costante aggiornamento delle competenze tecniche degli installatori, che costituiscono il canale privilegiato al quale si rivolgono le famiglie per effettuare gli interventi. Una via lunga, certo, ma dalla quale si possono ottenere risultati importanti – commenta Luca Dal Fabbro, Presidente di Domotecnica – Dal nostro Osservatorio sull’Efficienza Energetica, presentato il settembre scorso, emerge infatti che ben il 13% degli intervistati è propenso a fare, nei prossimi anni, almeno un intervento di efficientamento: se proiettato all’universo delle famiglie italiane, questo dato significa che circa 3,3 milioni di famiglie cercheranno di rendere efficienti le proprie abitazioni. Considerando che un intervento di riqualificazione medio ha un costo di circa 10 mila euro, quello che risulta è un mercato potenziale incrementale che si aggira intorno ai 30 miliardi di euro: un contributo significativo al rilancio dell’economia italiana e dell’occupazione. Un mercato che può crescere, considerando che, come emerge dal nostro Osservatorio, c’è un 78% di italiani che è frenato dal fare interventi a causa del difficile momento economico. Un sistema di incentivi stabile è dunque una soluzione auspicabile per sostenere gli investimenti delle famiglie e lo sviluppo del settore.
Intervenire sulla propria casa si tradurrà, perciò, per le famiglie che devono fare i conti con la crisi, in un significativo risparmio sulla bolletta, tra tutte, quella del gas. Una casa efficiente consuma meno e taglia a monte, perciò il gas necessario per il riscaldamento e l’acqua sanitaria. Intervenendo sulle proprie abitazioni in un’ottica di efficientamento, gli italiani potrebbero così guardare con meno apprensione al continuo aumento dei prezzi che per il gas, dal 2011 ad oggi, ha segnato un incremento di oltre il 20%, nonostante l’ultima riduzione del 4,2% da parte dell’Autorità.
Quindi, l’efficienza energetica è, da un lato, la strada per ridurre la bolletta energetica degli italiani, e dall’altro, essa rappresenta la strategia più efficace per sostenere lo sviluppo di competenze e tecnologie nazionali, mantenendo il valore generato all’interno del nostro Paese: un impulso indispensabile, in grado di generare ricadute assai positive in tutto il nostro sistema economico”. - (PRIMAPRESS)