Mobilità Fase 2, Magri (Ancma): "Non basta la mobilità alternativa per far respirare la rete di concessionari"
- di RED-ROM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - MILANO – Il meno 97% di vendite nel mese di Aprile e il -47% registrato nei primi quattro mesi del 2020, non avrebbero bisogno di commenti. Il mercato delle due ruote ha chiuso con queste pesanti cadute verticali a doppia cifra il primo quadrimestre. “Di fronte a questo prevedibile e preoccupante azzeramento del mercato nel periodo di massima vendita - sottolinea il presidente dell’Associazione produttori Ancma - il nostro settore industriale e la sua filiera dovranno essere aiutati o altrimenti saranno a fortissimo rischio. Per questo torniamo a chiedere all’esecutivo e al ministro Patuanelli che vengano previsti subito incentivi all’acquisto al fine di sostenere la domanda di tutte le due ruote in un mercato che vive di forte stagionalità e che proprio per questo, a differenza di altri, non riuscirà a recuperare i volumi persi nel lockdown”.
La ripresa e la fase di convivenza con il coronavirus, nei prossimi mesi produrrà inevitabili cambiamenti negli stili di vita e la mobilità su due ruote ne sarà forse protagonista ma da sola, con monopattini e bici a pedalata assistita, non riuscirà ad alleggerire il pendoralismo urbano. “Abbiamo apprezzato l’idea del ministro De Micheli di prevedere il buono mobilità alternativa, tuttavia è evidente che, alla luce del ridimensionamento del trasporto pubblico, – ha rimarcato Magri – anche motocicli, scooter e ciclomotori saranno protagonisti della mobilità della Fase 2 per le loro prerogative esclusive, tra cui il minore impatto ambientale e quello sul traffico urbano, la garanzia di distanziamento sociale e la velocità negli spostamenti di lunga percorrenza”.
La rete di concessionari delle due ruote è in evidente affanno. “Questa opportunità reale e concreta - ha concluso Magri - si confronta altresì con un rallentamento nella fiducia e del potere d’acquisto delle famiglie e con una rete di concessionari in pesante affanno: anche per questo riteniamo indispensabile e urgente un sostegno sussidiario al comparto da parte del Governo”. - (PRIMAPRESS)
La ripresa e la fase di convivenza con il coronavirus, nei prossimi mesi produrrà inevitabili cambiamenti negli stili di vita e la mobilità su due ruote ne sarà forse protagonista ma da sola, con monopattini e bici a pedalata assistita, non riuscirà ad alleggerire il pendoralismo urbano. “Abbiamo apprezzato l’idea del ministro De Micheli di prevedere il buono mobilità alternativa, tuttavia è evidente che, alla luce del ridimensionamento del trasporto pubblico, – ha rimarcato Magri – anche motocicli, scooter e ciclomotori saranno protagonisti della mobilità della Fase 2 per le loro prerogative esclusive, tra cui il minore impatto ambientale e quello sul traffico urbano, la garanzia di distanziamento sociale e la velocità negli spostamenti di lunga percorrenza”.
La rete di concessionari delle due ruote è in evidente affanno. “Questa opportunità reale e concreta - ha concluso Magri - si confronta altresì con un rallentamento nella fiducia e del potere d’acquisto delle famiglie e con una rete di concessionari in pesante affanno: anche per questo riteniamo indispensabile e urgente un sostegno sussidiario al comparto da parte del Governo”. - (PRIMAPRESS)