Pesca: il Blue Day di Catania tra norme e salvaguardia degli ecosistemi del Mar Mediterraneo
- di Pasquale Alfieri
- in Economia
(PRIMAPRESS) - CATANIA - La due giorni del Blue Day che si è aperta oggi a Catania farà il punto sulla salvaguardia degli ecosistemi e regolamentazione del fermo pesca, uso sostenibile delle risorse, prospettive delle filiere ittiche e dell’acquacoltura, e l'attenzione ovviamente verso i consumatori. Punti di confronto e di analisi che verranno sviluppati presso il SAL di Catania nell'appuntamento promosso dall'assessorato regionale all'Agricoltura e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
L'Europa e i Paesi che affacciano sul Mediterraneo si trovano oggi ad affrontare una doppia sfida, ancor più impegnativa a causa della pandemia: favorire la crescita economica e l’occupazione nel settore ittico, assicurandosi che tali obiettivi siano però in linea con i principi della ecosostenibilità. In breve, va avviata la “Transizione Blu”: quel processo strategico per cui oceani sani e ben gestiti possano essere sì fonte lavoro e sostentamento, investendo in tecnologie e processi innovativi, ma limitando i danni ecologici e combattendo la pesca illegale. La pandemia di Covid-19 ha infatti colpito duramente le attività di pesca e acquacoltura nel Mediterraneo, determinando forti diminuzioni delle attività, della produzione e drastici cali dei prezzi dei prodotti. In questa fase di riprese e ricostruzione delle attività, è necessario ripartire dalla sostenibilità a lungo temine e dalla resilienza del settore.
- (PRIMAPRESS)