Polo fieristico: inutile attesa al Question Time di oggi con Draghi. Danese (Aefi): "Recepito solo 1% dei finanziamenti"
- di RED-ROM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA - Alla vigilia dell'approvazione del Recovery Plan da parte del Parlamento, sembrava essere emersa una soluzione molto vicina ad una norma adottata dalla Germania per aiuti diretti al sistema fieristico fermato dalla pandemia. Ma le cose non sono andate così e nel convegno di oggi promosso dall'Aefi, il presidente dell'Associazione dei poli fieristiciMaurizio Danese ha sottolineato come “il decreto Sostegni non ha tenuto conto di un limite normativo che condiziona pesantemente l’erogazione dei fondi riservati al settore, mentre le fiere tedesche percepiranno entro fine giugno 642 milioni di euro a fondo perduto. Siamo preoccupati - ha continuato perché in ballo non c’è solo il futuro del sistema fieristico italiano ma anche di uno strumento del made in Italy che ogni anno genera 60 miliardi di euro di business. A oggi i 4 principali poli espositivi nazionali hanno percepito ristori per soli 8,5 milioni di euro, l’equivalente del 5% delle perdite subite nel 2020 e poco più dell’1% rispetto ai fondi stanziati, che con l’attuale impianto rimarranno in buona parte inefficaci”. Le parole dei vertici dei quattro tra i maggiori player fieristici di Milano, Bologna, Rimini-Vicenza e Verona si sono sommate a quelle del presidente di Aefi chiedendo al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia presente all'appuntamento, di farsene interprete verso il governo.
Oggi tutta l'attenzione dell'Aefi era rivolta al Question Time per conoscere dalla bocca di Draghi eventuali soluzioni ma le informazioni arrivate erano quelle già note. Colpa dei limiti imposti dal cosiddetto ‘de minimis’ che prevedono un’erogazione massima di 10 milioni di euro per richiedente e che la Germania è riuscita a superare con una deroga in caso di ‘calamità naturali ed eventi eccezionali’. Una mossa che consentirà alle fiere tedesche il ristoro non solo delle perdite subite ma anche dei mancati margini riscontrati lo scorso anno, con un’erogazione complessiva di 642 milioni di euro. Senza considerare il vantaggio della ripartenza su una base economica certa. - (PRIMAPRESS)