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Congo: gli italiani bloccati chiedono aiuto «siamo in pericolo»

Congo: gli italiani bloccati chiedono aiuto «siamo in pericolo»
(PRIMAPRESS) - ROMA - "Siamo in pericolo, aiutateci". Questo il sintetico ma drammatico appello dei genitori italiani bloccati da oltre un mese in Congo. A scriverlo è uno di loro, in una mail spedita a varie testate giornalistiche. Mentre loro sono in attesa di tornare in patria coi figli adottivi, i ribelli hanno occupato la TV di Stato di Kinshasa e ci sono stati spari all'aeroporto che è chiuso. "Temiamo per l'incolumità nostra e dei nostri figli", si legge nella lettera "Vi prego di aiutarci a sollecitare la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa". Intanto sono stati sospesi tutti i voli da e per Kinshasa, in seguito ai combattimenti scoppiati nella mattinata. Altri due coniugi, bloccati nel paese africano, hanno scritto alla redazione di Rainews, affermando che, nelle ultime ore, non ci sono state novità sulla loro situazione. Vista la situazione l'unità di crisi della Farnesina ha invitato gli italiani in città a non lasciare gli alloggi, aggiungendo che il ministero degli Esteri, Emma Bonino, è in contatto con le famiglie italiane bloccate. Inoltre la Bonino sta seguendo personalmente l'evolversi della situazione tramite l'unità di crisi e l'ambasciata italiana in Congo. Intanto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha fatto sapere di essere "vicino alle 24 famiglie italiane interessate dal blocco delle adozioni internazionali in Congo", aggiungendo che sta "lavorando da settimane, affinché la vicenda possa risolversi positivamente".  - (PRIMAPRESS)