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Cagliari, Fenu (Sardegna Zona Franca): "Agricoltura isolana a rischio con le scelte Agea"

(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - "Nessun allarmismo. Non è nostro intento produrre disfattismi. Siamo semplicemente preoccupati per gli effetti devastanti che si riverseranno sulle nostre campagne. La verità è che l’assessore all’agricoltura Falchi sta sottovalutando gli impatti negativi derivati dalla nuova classificazione dei suoli". Il leader di Sardegna Zona Franca, Modesto Fenu, sottoscrive la mozione sull’agricoltura presentata da Rubiu e non nasconde i timori per il futuro delle aziende agro zootecniche dell’Isola. Il motivo è legato alla nuova classificazione stilata dall’Agea, con il nuovo Refresh (la rivisitazione dei suoli), l’Agenzia per l’Erogazione in Agricoltura. In base ai nuovi parametri emerge un’interpretazione ultra restrittiva nell’attribuzione dei codici di pascolamento, cioè dei canoni relativi all’utilizzo del suolo, che non rispecchiano la realtà isolana, con l’esclusione dei premi per migliaia di ettari di terra. "Una situazione non accettabile – alza il tiro Fenu – Con tantissime aziende che rischiano di  perdere le risorse provenienti dall’Unione Europea e restare prive di finanziamenti utili per lo sviluppo delle campagne isolane". Una beffa, l’ennesima. Un oltraggio alle specificità del comparto rurale della Sardegna. Le cifre sono davvero catastrofiche.  Il codice bosco (escluso dalla SAU) conta rispetto al 2010, 274.442 ettari in più. Solo per questi, facendo un conteggio al ribasso, la Sardegna rischia di perdere all’anno 100 euro a ettaro, circa 30 milioni di euro totali, addirittura 210 milioni in sette anni, oltre a tutte le altre conseguenze che ne deriverebbero, visto che i titoli della nuova Politica Agricola Comune saranno assegnati in base agli importi che gli agricoltori percepiranno nel 2014 e la superficie utile dichiarata nel 2015. Tantissime le aziende che si troverebbero a restituire i contributi già ricevuti, con il pericolo di sanzioni. "Un disastro. Senza che l’assessore Falchi prenda atto della gravità della situazione". Il disappunto si sintetizza nelle parole dell’esponente del consiglio regionale: "Un settore che dovrebbe essere uno dei principali capisaldi per il rilancio dell’economia – continua il capogruppo di Sardegna Zona Franca – E invece, con questa operazione si produrrà un meccanismo perverso, con lo spopolamento senza fine delle campagne e la desertificazione dei poderi che oggi vantano produzioni di qualità per i mercati internazionali". Una via crucis interminabile. "Così si mortificano le speranze di centinaia di aziende impegnate in progetti promossi dall’Unione Europea, con la perdita di risorse o, peggio ancora, sanzioni salatissime per le agevolazioni già assegnate. Per questo sollecitiamo che la Regione possa giocare la sua partita – conclude Fenu - invitando l’Agea a modificare la classificazione ed assegnando  all’agenzia regionale il ruolo basilare per la ripresa del settore agricolo isolano".
- (PRIMAPRESS)