Il Tribunale di Enna condanna il Miur al riconoscimento del servizio prestato da due docenti di scuola paritaria in pre-ruolo
- di RED-CENTRALE
- in Sicilia
(PRIMAPRESS) - ENNA - Anche il Tribunale di Enna ha riconosciuto il diritto dei docenti ad ottenere la valutazione del servizio di insegnamento prestato in pre - ruolo in scuola paritaria, ai fini della mobilità, della ricostruzione di carriera e della posizione stipendiale dagli stessi maturata, e pertanto sia ai fini giuridici, sia ai fini economici.
Il Tribunale di Enna – Sezione Lavoro, nella persona del Giudice Dott. Stancanelli Eugenio Alberto, dichiarando che “(…) non possono residuare dubbi circa l’illegittimità (…) della contestata disposizione di C.C.N.I. che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio di insegnamento svolto negli istituti paritari. (…)”, ha accolto integralmente il ricorso proposto in via d’urgenza lo scorso Gennaio da due docenti del Liceo Linguistico “Abramo Lincoln” di Enna, assistite dagli scriventi Avvocati Sara Indovino ed Elenio Mancuso del Foro di Enna, riconoscendo alle ricorrenti il diritto ad ottenere da parte del M.I.U.R. – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e delle altre amministrazioni convenute in giudizio Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Ufficio Scolastico Provinciale di Caltanissetta ed Enna, Libero Consorzio Comunale di Enna – già Provincia Regionale di Enna e Istituto di Istruzione Superiore “Abramo Lincoln” di Enna, la valutazione del punteggio maturato per il servizio di insegnamento prestato in pre - ruolo presso istituto di istruzione paritario, in ossequio alla Legge n. 62 del 10.03.2000, al D.L. n. 255 del 3.07.2001, convertito in Legge n. 333 del 20.08.2001 e agli artt. 3 e 97 della Costituzione e in considerazione del pregiudizio palesemente irreparabile che la mancata attribuzione del punteggio maturato per il predetto servizio in pre - ruolo arrecherebbe alla sfera patrimoniale, personale e familiare delle docenti.
Altre due pronunce si aggiungono pertanto al panorama della Giurisprudenza italiana che riconosce ai docenti di scuola paritaria pari trattamento agli insegnanti di scuola pubblica, e ciò tuttavia in fattispecie per nulla analoga a quelle oggetto delle precedenti pronunce giurisprudenziali sul tema, vertendo sul riconoscimento del servizio in pre – ruolo prestato da due docenti di istituto paritario “statizzato” nell’anno 2012 per trasferimento dello stesso nel sistema scolastico statale, nonché già immesse nei ruoli provinciali della Provincia Regionale di Enna fin dall’anno 2002 e transitate nei ruoli statali solo nell’anno 2014.
Nell’ottica di un’interpretazione costituzionalmente orientata il Giudice del Lavoro del Tribunale di Enna, previa dichiarazione di illegittimità e disapplicazione delle “Note Comuni” al C.C.N.I. nella parte in cui prevedono che “Il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile in quanto non riconoscibile ai fini della ricostruzione della carriera”, escludendo dalla valutazione del servizio in pre-ruolo prestato dai docenti ai fini della mobilità il servizio prestato presso scuole paritarie, ha dunque dichiarato in via d’urgenza la sussistenza del diritto delle docenti - ricorrenti ad ottenere, da parte delle Amministrazioni convenute, il riconoscimento del punteggio maturato dalle stesse per il servizio prestato in scuola paritaria fin dall’a.s. 2000/2001, garantendo pari trattamento tra docenti di provenienza statale e non statale e tra servizi aventi, nel sistema di istruzione nazionale voluto dalla L. n. 62/2000, medesime dignità e caratteristiche, sulla base di un chiaro e preciso principio: “Non esistono docenti di serie A e docenti di serie B”, accogliendo pertanto la tesi della Difesa delle due docenti e rigettando la tesi difensiva delle Amministrazioni costituitesi in giudizio assistite e difese dall'Avvocatura dello Stato.
Esprimiamo pertanto la soddisfazione per l’esito dei due suddetti giudizi definitisi favorevolmente con pieno ed integrale riconoscimento dei diritti maturati dalle ricorrenti, ritenendoli un grande successo che, non soltanto permetterà alle docenti vittoriose di ottenere il riconoscimento del servizio svolto fin dall’a.s. 2000/2001 ai fini della mobilità territoriale, ma anche ai fini della ricostruzione della carriera e della posizione stipendiale dalle stesse maturata, con ulteriore diritto di ottenere il recupero degli emolumenti maturati e non corrisposti nel corso degli anni, ritenendo che le pronunce emesse in favore delle nostre Assistite apriranno la strada a ricostruzioni e soluzioni interpretative del tutte nuove su fattispecie assolutamente atipiche, che ancora oggi, altresì, costituiscono oggetto di dibattito politico a livello nazionale. - (PRIMAPRESS)