Elettricità Futura: seconda tappa del roadshow a Bologna
- di RED-CENTRALE
- in Emilia Romagna
(PRIMAPRESS) - BOLOGNA - Si è svolta questa mattina la seconda tappa del roadshow organizzato da Elettricità Futura in collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro “Le opportunità di sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore elettrico - Incontri con il territorio”. Un’occasione di confronto tra Istituzioni e aziende del settore elettrico con un particolare focus sullo sviluppo delle rinnovabili e le opportunità di finanziamento.
“La politica energetica deve tornare prioritaria nel dibattito politico del Paese e le fonti rinnovabili devono essere al centro se vogliamo cogliere gli ambiziosi obiettivi indicati dall'Unione europea”, ha detto Gianluca Rusconi, Confindustria Emilia-Romagna. “L'Emilia- Romagna è una delle poche regioni italiane che si è dotata di un Piano energetico fondato su questi obiettivi, che peraltro ha già raggiunto. La progressiva riduzione della gamma di incentivi sta determinando un rallentamento della crescita delle fonti di energia rinnovabile, che dobbiamo compensare offrendo una serie di altri vantaggi, anche ad esempio per gli impianti a biometano, sul versante delle autorizzazioni e dei tempi, nell'ottica dell'economia circolare”.
Continua William Brunelli, Confindustria Emilia Area Centro: “Abbiamo la fortuna di essere una regione molto sensibile alle rinnovabili e all’efficienza energetica. Le nostre aziende sono andate aldilà delle politiche regionali e nazionali attivando dei progetti esemplari. Occasioni come quella di oggi permettono di affrontare in maniera efficace tematiche di per sé delicate come la manutenzione”.
Quello che serve è “Una stagione di politiche energetiche europee e nazionali più coraggiose per sviluppare le rinnovabili” - ha dichiarato Morena Diazzi, Direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa della Regione Emilia-Romagna. “La nostra Regione ha lavorato su tre Piani energetici, il terzo in fase di attuazione, al fine di raggiungere obiettivi molto ambiziosi. Le principali evoluzioni nel settore della produzione elettrica sono legate alla diffusione di impianti fotovoltaici e delle tecnologie solari, allo sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento, anche alimentata a fonti rinnovabili e alla diffusione di impianti alimentati a bioenergia. Le sfide aperte da incrementare sono legate alle smart grid, ai sistemi di accumulo e ai vehicle to grid nei parcheggi pubblici. La Regione Emilia-Romagna inoltre intende sempre più promuovere la green economy regionale anche attraverso la collaborazione e lo sviluppo dei privati".
“L’internazionalizzazione non è una scelta ma una necessità”, spiega Michele Scandellari, Membro del Consiglio Generale di Elettricità Futura, illustrando le strategie di internazionalizzazione delle imprese. “Un dibattito interessante”, conclude Giovanni Simoni. Coordinatore della Cabina di Regia di Elettricità Futura, “che occorre portare all’attenzione della politica perché gli obiettivi da raggiungere sono sfidanti e non abbiamo ancora gli strumenti giusti. In tal senso abbiamo inaugurato uno sportello aperto in modo da tradurre questi output in strumenti operativi”. - (PRIMAPRESS)
“La politica energetica deve tornare prioritaria nel dibattito politico del Paese e le fonti rinnovabili devono essere al centro se vogliamo cogliere gli ambiziosi obiettivi indicati dall'Unione europea”, ha detto Gianluca Rusconi, Confindustria Emilia-Romagna. “L'Emilia- Romagna è una delle poche regioni italiane che si è dotata di un Piano energetico fondato su questi obiettivi, che peraltro ha già raggiunto. La progressiva riduzione della gamma di incentivi sta determinando un rallentamento della crescita delle fonti di energia rinnovabile, che dobbiamo compensare offrendo una serie di altri vantaggi, anche ad esempio per gli impianti a biometano, sul versante delle autorizzazioni e dei tempi, nell'ottica dell'economia circolare”.
Continua William Brunelli, Confindustria Emilia Area Centro: “Abbiamo la fortuna di essere una regione molto sensibile alle rinnovabili e all’efficienza energetica. Le nostre aziende sono andate aldilà delle politiche regionali e nazionali attivando dei progetti esemplari. Occasioni come quella di oggi permettono di affrontare in maniera efficace tematiche di per sé delicate come la manutenzione”.
Quello che serve è “Una stagione di politiche energetiche europee e nazionali più coraggiose per sviluppare le rinnovabili” - ha dichiarato Morena Diazzi, Direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa della Regione Emilia-Romagna. “La nostra Regione ha lavorato su tre Piani energetici, il terzo in fase di attuazione, al fine di raggiungere obiettivi molto ambiziosi. Le principali evoluzioni nel settore della produzione elettrica sono legate alla diffusione di impianti fotovoltaici e delle tecnologie solari, allo sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento, anche alimentata a fonti rinnovabili e alla diffusione di impianti alimentati a bioenergia. Le sfide aperte da incrementare sono legate alle smart grid, ai sistemi di accumulo e ai vehicle to grid nei parcheggi pubblici. La Regione Emilia-Romagna inoltre intende sempre più promuovere la green economy regionale anche attraverso la collaborazione e lo sviluppo dei privati".
“L’internazionalizzazione non è una scelta ma una necessità”, spiega Michele Scandellari, Membro del Consiglio Generale di Elettricità Futura, illustrando le strategie di internazionalizzazione delle imprese. “Un dibattito interessante”, conclude Giovanni Simoni. Coordinatore della Cabina di Regia di Elettricità Futura, “che occorre portare all’attenzione della politica perché gli obiettivi da raggiungere sono sfidanti e non abbiamo ancora gli strumenti giusti. In tal senso abbiamo inaugurato uno sportello aperto in modo da tradurre questi output in strumenti operativi”. - (PRIMAPRESS)