Il mondo celebra 70 anni della Shoah. A PalazziGas Events l’organizzazione del Forum internazionale
- di RED COM
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(PRIMAPRESS) - ROMA – Lo European Jewish Congress (EJC) ha scelto Praga e Terezín per tenere la quarta edizione del Forum internazionale “Let My People Live!” organizzata in occasione del Giorno della Memoria.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche abbatterono i cancelli del campo di Auschwitz-Birkenau. Esattamente 70 anni dopo, il mondo celebra l’anniversario simbolico della liberazione dalla morte nazista e dai campi di concentramento e la fine degli orrori dell’Olocausto. In un momento così delicato per la storia dell’Europa, l’agenzia italiana PalazziGas Events è stata incaricata dall’EJC di produrre e organizzare questo evento così importante.
Il programma di due giorni è stato declinato in due momenti fondamentali – il forum della società civile internazionale, tenutosi nel Castello di Praga, e la commemorazione a Terezín – per ricordare il passato e riflettere su un presente in cui l’antisemitismo e l’intolleranza crescenti minacciano non solo la sopravvivenza delle comunità ebraiche europee ma la sicurezza dell’Europa stessa.
Al Forum, realizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo e il suo presidente Martin Schulz, hanno preso parte oltre 900 invitati, tra cui 30 delegazioni ufficiali al seguito dei rispettivi rappresentati dei Parlamenti e capi di Stato europei – tra cui Milos Zeman, presidente della Repubblica Ceca, Rosen Plevneliev, presidente della Bulgaria e il presidente della Slovacchia, Andrej Kiska. Personalità di fama internazionale, professionisti e accademici si sono riuniti nel Castello di Praga per partecipare ai tre prestigiosi panel in cui hanno affrontato i temi dell’antisemitismo, del neonazismo e del radicalismo religioso, e discusso il ruolo di media, politica e legislazione nel creare una cornice capace di arginare la violenza e l’intolleranza che ancora minacciano la sicurezza dell’Europa, come appare evidente dai tragici eventi delle ultime settimane.
Il 27 gennaio il presidente Zeman ha ospitato la sessione di chiusura del Forum e il tributo alle vittime della Shoah, il concerto “Yellow Stars” di Isaac Schwartz eseguito dalla National Philharmonic Orchestra of Russia, composta da 98 elementi e diretta dal maestro Vladimir Spivakov. La performance musicale è stata accompagnata da un commovente filmato sulla storia dell’Olocausto. Dopo un minuto di silenzio osservato in contemporanea con altri tre campi di concentramento collegati live, gli ospiti sono stati invitati alla cerimonia di commemorazione tenutasi a Theresienstadt, campo di concentramento e di transito verso altri campi di sterminio, reso famoso dalla stessa propaganda nazista nel tentativo di dissimulare le atrocità perpetrate durante la Seconda guerra mondiale. Qui erano rinchiusi numerosi musicisti, compositori, vignettisti e poeti, che continuarono ad alimentare la propria arte fino a stampare la rivista “Vedem”. A Joseph Malovany, Chief Cantor di fama mondiale e al suo coro l'accompagnamento della commemorazione, insieme a letture affidate all’attore premio oscar Sir Ben Kingsley.
“È lo spirito di questi uomini e queste donne che PalazziGas Events ha avuto il difficile compito di far rivivere, con il progetto creativo”, ha dichiarato Simone Casiglia, General Manager dell’agenzia, che per l’occasione si è avvalso della direzione creativa di Anghela Alò e di esperti di cultura ebraica del calibro dello scrittore Matteo Corradini. “Le performance artistiche organizzate hanno incluso il tributo a Viktor Ullmann della pianista Nathalia Romanenko, che ha eseguito l’Opera 25 composta a Terezín, l’esposizione dei disegni dei bambini del campo, la ristampa della rivista “Vedem” poi distribuita ai partecipanti, la mostra di strumenti ritrovati appartenenti ai musicisti di Terezín e l'installazione con cui si è ricostruito l’ufficio di Reinhard Heydrich, quella che fu definita la 'stanza del boia'. Con esse abbiamo voluto rendere omaggio al coraggio, alla tenacia e desiderio di vita dei prigionieri di Terezín, tra i quali c’erano molti bambini, che ci hanno ricordato che la nostra libertà non può essere data per scontata”.
L’organizzazione del Forum “Let My People Live!” ha costituito una sfida su più livelli, in primo luogo per la solennità e l’importanza dei temi, e, in secondo luogo, per lo spessore delle personalità coinvolte. “Un evento complesso e delicato dal punto di vista creativo, tecnico e logistico, che ha richiesto un grande lavoro e il coinvolgimento di oltre 1400 professionisti. La sfida è stata coordinare la regia e la realizzazione del progetto, ma anche le diverse forze dell'ordine coinvolte, dovendo tenere presente la condizione di altissimo livello di guardia per la sicurezza, sia degli operatori che degli ospiti, soprattutto nelle operazioni di incoming, nelle procedure di protocollo e nei trasferimenti alle diverse location” queste le parole di Francesco Palazzi, Presidente PalazziGas Events.
“Siamo orgogliosi di essere stati scelti per ideare e produrre un evento istituzionale di tale levatura, che ha richiesto una responsabilità e una sensibilità notevoli, data la natura drammatica dell’argomento, nonché la conoscenza e l’abilità nel gestire un cerimoniale particolarmente complesso. Questo incarico – continua Giampaolo Rossi, CEO PalazziGas Events – ha rappresentato per la nostra agenzia l'occasione di cimentarsi in una tipologia di produzioni di carattere istituzionale, sociale, storico e culturale, dopo anni di dimostrata esperienza nella creazione di eventi corporate per il mondo del lusso e del cinema, ma anche di eventi private per importanti famiglie, imprenditori e per il jet set internazionali, che hanno raggiunto spesso l'attenzione della stampa”.
“La collaborazione con l'agenzia PalazziGas Events è stata per noi davvero coinvolgente, sia nella progettazione che nell'esecuzione dei lavori. Particolarmente toccante la giornata commemorativa, che ha contribuito a rendere indimenticabili questi due giorni per tutti i partecipanti riuniti qui a ricordare e a riflettere sulle sfide che oggi si presentano alla nostra società europea. Un percorso intenso, fatto di straordinaria musica e immagini inedite, raccolte e proiettate in un sapiente crescendo, la stella costruita dai 142 bambini di Terezin, nuovi portatori della memoria e l'emozionante lettura che Sir Ben Kingsley ha saputo cosi magistralmente interpretare”, è quanto invece ha voluto condividere Raya Kalenova, Executive Vice President EJC, a conclusione dell'evento. - (PRIMAPRESS)