OroArezzo 2013, luogo di incontro tra la produzione “made in Italy” e la domanda internazionale
- di RED-CENTRALE
- in Aziende
(PRIMAPRESS) - AREZZO - Il ruolo di una Fiera come OroArezzo è decisamente rilevante nello sviluppo dell’economia di in un territorio, quello aretino, che ha nell’oreficeria il comparto che da solo determina quasi il 50% del PIL complessivo dell’economia provinciale, forte delle oltre 1.100 imprese orafe attive. Un ruolo che offre il suo contributo sotto diversi aspetti.
“Nel corso degli ultimi anni – sottolinea Raul Barbieri, Direttore di Arezzo Fiere e Congressi – con le nostre attività abbiamo lavorato intensamente per sostenere le imprese orafe italiane nei processi di apertura ai mercati internazionali, fornendo loro un supporto fondamentale per superare l’ostacolo delle disponibilità economiche e restare così competitors attivi rispetto alle corrispondenti imprese orafe di altri Paesi.”
Attraverso OroArezzo infatti, le imprese orafe, che si contraddistinguono principalmente per la piccola dimensione e la struttura familiare, hanno negli anni utilizzato le strategie di promozione ideate dal team fieristico (fiera, collettive all’estero, workshop, incontri con i buyers) per favorire la penetrazione nei mercati esteri dei propri prodotti e il proprio know how creativo e tecnologico.
“Un’opportunità – continua Barbieri - che solo poche imprese avrebbero potuto cogliere autonomamente. OroArezzo ha investito da tempo nell’organizzazione di momenti “organizzati” di confronto/incontro tra imprese italiane e operatori provenienti da ogni parte del mondo, elaborando efficaci selezioni di buyer internazionali con particolare riguardo a mercati consolidati e una attenzione verso quelli emergenti. Un’occasione per i buyer internazionali di concentrarsi su un’offerta tutta italiana che, non dimentichiamolo, ancora eccelle per qualità, stile e design”. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo, Oroarezzo anche quest’anno rafforza l’incoming di operatori stranieri con l’invito di una delegazione di oltre 250 “big buyers” provenienti da 45 diversi Paesi, con particolare riguardo a mercati cui tipicamente si rivolge la produzione aretina come quello medio-orientale, Dubai e Arabia Saudita in particolare; quello americano, che finalmente sembra ripartire, ma anche mercati tradizionalmente più complessi come quello russo e mercati emergenti con quello kazako e sudcoreano. Senza dimenticare Hong Kong, testa di ponte per l’enorme area cinese, e l’Europa, ancora intrappolata nella difficile crisi del mercato.
Oltre a questo, il lavoro più importante di Oroarezzo è stato quello di cogliere ed assecondare le esigenze del mercato, alla luce anche dei nuovi più difficili scenari, proponendo due Salone paralleli che identificano due delle più chiare risposte per affrontare questi periodi di crisi: l’apertura a nuove nicchie di mercato come il bijoux e il gioiello fashion (rappresentata da Bi-Jewel) e l’opportunità di vendere (e comprare) attraverso la modalità del “pronto”.
Nell’edizione 2013 debutterà dunque “Orarezzo Cash & Carry”, una risposta strategica tesa a favorire il business anche in tempo di crisi, ideata nella consapevolezza di una catena distributiva che sempre più si accorcia, andando a definire una linea comportamentale nuova per il settore, più flessibile e certamente adeguata alla realtà del mercato attuale. “Con questa iniziativa, OroArezzo – conclude Giovanni Tricca, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi - prosegue la linea tracciata con l’introduzione di Bi-Jewel, il padiglione interamente dedicato al gioiello fashion. Con Cash&Carry e Bi-Jewel, Arezzo Fiere e Congressi conferma ancora una volta la sua capacità manageriale di adeguamento alla mutevolezza del mercato, rispondendo con la creazione di nuove formule a sostegno dell’economia delle imprese. Iniziative come Cash&CArry e Bi-Jewel hanno inoltre il merito di “allargare” il target di riferimento, aprendo sempre più al mondo della moda e del dettaglio.” E c’è di più: con Bi-Jewel, in particolare, Arezzo Fiere dà maggiore spazio a quello che viene definito il marketing esperienziale: una formula innovativa che promuove il prodotto facendo leva sul bisogno del consumatore di soddisfare esigenze che superano il prodotto in sé e ne utilizzano il significato sociale, affettivo, culturale, esattamente come il bijoux con la sua freschezza e il contenuto fashion.
Non a caso, quest’anno al tradizionale Concorso Première si affianca la versione To_Bi_ Première, entrambi realizzati con la collaborazione di Vogue Gioiello e Vogue Accessory, per cogliere le suggestioni, le tendenze e le novità del comparto del bijoux e del gioiello fashion. La Fiera, dunque, è già pronta per l’apertura del 13 aprile. Attorno ad OroArezzo, che resta la punta di diamante dei tanti appuntamenti fieristici di Arezzo Fiere e Congressi, gravitano eventi collaterali diversi; tra questi la Mostra dei Longobardi del Museo MAEC di Cortona, realizzata anche con la collaborazione di Arezzo Fiere e Congressi, testimonianza di come l’attività fieristica in un territorio abbia un impatto positivo, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico di tutta l’area nella quale opera. - (PRIMAPRESS)
“Un’opportunità – continua Barbieri - che solo poche imprese avrebbero potuto cogliere autonomamente. OroArezzo ha investito da tempo nell’organizzazione di momenti “organizzati” di confronto/incontro tra imprese italiane e operatori provenienti da ogni parte del mondo, elaborando efficaci selezioni di buyer internazionali con particolare riguardo a mercati consolidati e una attenzione verso quelli emergenti. Un’occasione per i buyer internazionali di concentrarsi su un’offerta tutta italiana che, non dimentichiamolo, ancora eccelle per qualità, stile e design”. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo, Oroarezzo anche quest’anno rafforza l’incoming di operatori stranieri con l’invito di una delegazione di oltre 250 “big buyers” provenienti da 45 diversi Paesi, con particolare riguardo a mercati cui tipicamente si rivolge la produzione aretina come quello medio-orientale, Dubai e Arabia Saudita in particolare; quello americano, che finalmente sembra ripartire, ma anche mercati tradizionalmente più complessi come quello russo e mercati emergenti con quello kazako e sudcoreano. Senza dimenticare Hong Kong, testa di ponte per l’enorme area cinese, e l’Europa, ancora intrappolata nella difficile crisi del mercato.
Oltre a questo, il lavoro più importante di Oroarezzo è stato quello di cogliere ed assecondare le esigenze del mercato, alla luce anche dei nuovi più difficili scenari, proponendo due Salone paralleli che identificano due delle più chiare risposte per affrontare questi periodi di crisi: l’apertura a nuove nicchie di mercato come il bijoux e il gioiello fashion (rappresentata da Bi-Jewel) e l’opportunità di vendere (e comprare) attraverso la modalità del “pronto”.
Nell’edizione 2013 debutterà dunque “Orarezzo Cash & Carry”, una risposta strategica tesa a favorire il business anche in tempo di crisi, ideata nella consapevolezza di una catena distributiva che sempre più si accorcia, andando a definire una linea comportamentale nuova per il settore, più flessibile e certamente adeguata alla realtà del mercato attuale. “Con questa iniziativa, OroArezzo – conclude Giovanni Tricca, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi - prosegue la linea tracciata con l’introduzione di Bi-Jewel, il padiglione interamente dedicato al gioiello fashion. Con Cash&Carry e Bi-Jewel, Arezzo Fiere e Congressi conferma ancora una volta la sua capacità manageriale di adeguamento alla mutevolezza del mercato, rispondendo con la creazione di nuove formule a sostegno dell’economia delle imprese. Iniziative come Cash&CArry e Bi-Jewel hanno inoltre il merito di “allargare” il target di riferimento, aprendo sempre più al mondo della moda e del dettaglio.” E c’è di più: con Bi-Jewel, in particolare, Arezzo Fiere dà maggiore spazio a quello che viene definito il marketing esperienziale: una formula innovativa che promuove il prodotto facendo leva sul bisogno del consumatore di soddisfare esigenze che superano il prodotto in sé e ne utilizzano il significato sociale, affettivo, culturale, esattamente come il bijoux con la sua freschezza e il contenuto fashion.
Non a caso, quest’anno al tradizionale Concorso Première si affianca la versione To_Bi_ Première, entrambi realizzati con la collaborazione di Vogue Gioiello e Vogue Accessory, per cogliere le suggestioni, le tendenze e le novità del comparto del bijoux e del gioiello fashion. La Fiera, dunque, è già pronta per l’apertura del 13 aprile. Attorno ad OroArezzo, che resta la punta di diamante dei tanti appuntamenti fieristici di Arezzo Fiere e Congressi, gravitano eventi collaterali diversi; tra questi la Mostra dei Longobardi del Museo MAEC di Cortona, realizzata anche con la collaborazione di Arezzo Fiere e Congressi, testimonianza di come l’attività fieristica in un territorio abbia un impatto positivo, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico di tutta l’area nella quale opera. - (PRIMAPRESS)