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COVID-19: l'UE ha bisogno di un pacchetto di ripresa di 2.000 miliardi di euro

COVID-19: l'UE ha bisogno di un pacchetto di ripresa di 2.000 miliardi di euro
Foto del Parlamento Europeo
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Nella risoluzione sulla revisione del bilancio UE post 2020 e sulle proposte per la ripresa, il PE chiede un pacchetto solido, incentrato su esigenze dei cittadini e basato sul bilancio UE.  La risoluzione è stata approvata venerdì con 505 voti favorevoli, 119 contrari e 69 astensioni. Nella risoluzione, i deputati sottolineano che "i cittadini europei devono essere posti al centro della strategia di ripresa”, aggiungendo che il Parlamento sarà fermo nella difesa degli interessi dei cittadini. Gli sforzi di ripresa devono avere una forte dimensione sociale, affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche e le esigenze di coloro che sono stati più duramente colpiti dalla crisi. Il Parlamento insiste sul fatto che il nuovo "fondo di ripresa e trasformazione" debba avere una dimensione di 2.000 miliardi di euro, essere finanziato "attraverso l'emissione di obbligazioni a lungo termine" ed essere erogato “attraverso prestiti e, soprattutto, attraverso sovvenzioni, pagamenti diretti per investimenti e capitale proprio". Inoltre, la Commissione non dovrebbe utilizzare "dubbi moltiplicatori per pubblicizzare cifre ambiziose" e non dovrebbe ricorrere a "sortilegi finanziari", poiché è in gioco la credibilità dell'UE. Gli investimenti per la ripresa devono essere aggiunti ai programmi finanziati dal QFP Il piano di ripresa deve essere fornito in aggiunta al prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), ossia il bilancio a lungo termine dell'UE, e non a scapito dei programmi UE esistenti e futuri. Inoltre, i deputati insistono sulla necessità di aumentare il QFP, sottolineando come il Parlamento debba usare i suoi poteri di veto qualora le richieste del PE non venissero soddisfatte. I fondi per la ripresa dovrebbero essere destinati a “programmi rientranti nel bilancio dell'UE”, per garantire il controllo e la partecipazione parlamentare. Il Parlamento deve anche essere pienamente coinvolto "nella definizione, nell'adozione e nell'attuazione del fondo per la ripresa". La Commissione dovrebbe astenersi da qualsiasi “tentativo di elaborare una strategia di ripresa al di fuori del metodo comunitario e ricorrendo a mezzi intergovernativi”. - (PRIMAPRESS)