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STAMPA ESTERA: MONTI E UN PRECARIO SIMBOLI DELL ITALIA DEL RISCATTO

(PRIMAPRESS) - mario monti_orizz MILANO - Continua la luna di miele fra Mario Monti e la stampa internazionale. Ultimi in ordine di tempo gli elogi del quotidiano tedesco Die Welt (“La duttilità e l’aerodinamicità con cui il governo Monti è riuscito a intraprendere le questioni politiche ed economiche dopo la caduta di Berlusconi farebbero invidia anche agli ingegneri della Ferrari”; http://www.welt.de/print/die_welt/debatte/article13923148/Das-Labor-der-Moderne.html) e del francese Le Nouvel Observateur (“Con il ritorno di Mario Monti, l’Italia sta riguadagnando il proprio posto in Europa, dobbiamo prendere esempio?”; http://leplus.nouvelobs.com/contribution/498754-la-france-doit-elle-s-inspirer-du-modele-d-action-politique-italien.html). Ma il premier italiano conquista anche un importante riconoscimento, almeno stando a un sondaggio realizzato fra oltre 500 tra pubblicitari e addetti ai lavori dell’advertising sparsi tra Usa, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Russia, i cui risultati sono stati anticipati dal network  di informazione online Julie News (http://www.julienews.it/teletorre/notizia/per-il-quinto-anno-consecutivo-fiat-e-il-marchio-con-le-piu-basse-emissioni-di-co2-in-europa/105181_5_1.html). In base all’indagine, simbolo per eccellenza dell’Italia di oggi è proprio Super Mario, a pari merito con un attore precario diventato famoso in tutto il mondo grazie alla campagna planetaria di un vermouth. Monti, che raccoglie i prestigiosi elogi della stampa estera e che, a suo dire, “in tre mesi ha salvato l’Italia dalla catastrofe” (The Economist, GB, 10/03/12) raggranella un 18% delle preferenze tra i guru della pubblicità mondiale perché giudicato, autorevole, affidabile, serio e inflessibile. Ma la vera sorpresa è il giovane attore Yurj Buzzi, balzato alla ribalta dopo una lunga esperienza di precariato nel mondo del teatro e della televisione che, peraltro, ha affrontato con caparbietà e senza mai mollare. Il casting internazionale per il ruolo di protagonista dello spot che lo ha consacrato vincitore tra 5000 partecipanti è stata una vera e propria svolta. Il top model italiano ha raggiunto tra gli interrogati la stessa percentuale di preferenze del premier, essendo stato giudicato come perfetto uomo simbolo dell’Italia attuale, “un Paese travolto -come scrive il Wall Street Journal- dalle problematiche del lavoro, dove però è anche possibile riscattarsi”. Al terzo posto si piazza il calciatore Mario Balotelli, con il 15% delle preferenze, in quanto rappresentante dell’ormai avvenuta integrazione etnica all’interno della società italiana e perfetto testimonial internazionale della fantasia e delle nuove potenzialità del nostro Paese. Al quarto posto l’immarcescibile carisma e fascino di Giorgio Armani: re Giorgio continua a rappresentare al meglio, per il 12%, il modello estetico del made in Italy senza tuttavia mai perdere il desiderio di innovare. Quinto un altro italiano, da sempre presente in questo tipo di rilevazioni, Lapo Elkann, che il 10% dei pubblicitari adora per la sua eleganza estrosa e per la classe italiana che il nipote dell’Avvocato porta con orgoglio in tutto il mondo. Seguono Roberto Bolle (8%), Andrea Bocelli (7%), appaiati con il 3% dei consensi Riccardo Muti ed Ennio Morricone, infine Roberto Saviano (2%). Ma da che cosa è maggiormente identificata l’Italia di oggi nel mondo? Nell’ordine di rilevanza le risposte sono state: a) dalla questione lavoro e dall’urgenza di non perdere affidabilità e competitività; b) dalla crisi economica e dal calo dei consumi che il mondo dei pubblicitari giudica deleterio; c) dal positivo abbassamento dello spread; d) dalla corruzione ancora dilagante; e) dall’offerta turistica straordinaria che deve essere un punto fermo per il rilancio; f) dalla positiva lotta alla criminalità organizzata e alla mafia. Anche alla luce di queste osservazioni è interessante notare come venga attualmente e positivamente giudicata l’immagine dell’Italia: migliorata per il 45% degli intervistati, peggiorata per il 23%, stabile per il 20%, “non so” per il 12%. Infine i pubblicitari hanno anche indicato quali sono le leve economiche e le positività su cui dovrebbero puntare gli italiani e i loro governanti per un forte rilancio del Belpaese. Al primo posto il connubio tra turismo, arte e cultura, che per il 26% degli interrogati dovrebbe aprirsi maggiormente alle dinamiche di marketing e agli interventi mirati dei privati e dei grandi brand, soprattutto quelli italiani; per il 18% un miglioramento dei trasporti e delle infrastrutture darebbe una spinta notevole all’economia italiana; un 12% indica nella lotta alla corruzione e nella liberalizzazione del mercato interno la chiave giusta; ultimo, un 9% vede in un miglioramento della preparazione universitaria e delle conoscenze linguistiche internazionali (inglese, cinese ecc.) una leva per consentire ai giovani talenti italiani di affermarsi con più facilità nel mondo.  - (PRIMAPRESS)