Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 1017

Cagliari - Rubiu (Udc): "Troppe emergenze per l'agricoltura sarda"

(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - Trattori in marcia verso Cagliari a tutela della produzione del latte. E, soprattutto, universo delle campagne isolane che si ribella per le annose emergenze del comparto. Tregua finita, dunque. Le associazioni di categoria riprendono la battaglia per il declino del settore agricolo, che appare ormai irreversibile. Il 1° febbraio si preannuncia l’invasione del mondo rurale su Cagliari. Una mobilitazione che vede il sostegno della politica. Il capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu non crede in una rinascita del comparto. "Purtroppo guardiamo la realtà – evidenzia l’esponente centrista – L’agricoltura sarda è ormai sull’orlo del baratro, con gli operatori che stretti nella morsa dei debiti. Il prezzo del latte al ribasso è solo l’ultimo campanello d’allarme, con una caduta vertiginosa da 1,20 euro a 0,60 centesimi. Il settore ovicaprino ha lanciato l’allarme sulle possibili speculazioni. Si tagliano in modo unilaterale i compensi agli allevatori sotto ricatto. Si promuova un bando di sostegno degli indigenti, con il ritiro delle eccedenze del pecorino romano". Diverse le vertenze irrisolte del settore. "Tra queste c’è quella dei premi comunitari – aggiunge Rubiu, promotore di diversi interventi nell’aula di via Roma sulla questione del piano di sviluppo rurale – Il comparto isolano, stremato dalla crisi, non è più in grado di reggere i ritardi dei pagamenti stimato in decine di milioni di euro. I coltivatori e pastori inoltre non possono sopportare le lungaggini sulle risorse comunitarie che non arrivano, i bandi regionali che non partono, una burocrazia farraginosa, complessa, impossibile da combattere". Il rischio tracollo è chiaro: "E la politica dei professori sembra ignorare le emergenze delle campagne, con quasi quarantamila agricoltori ormai allo stremo. Non è possibile lasciare al loro destino il futuro di migliaia di aziende. E’ una maggioranza incapace di dare risposte al comparto". Tra i manifestanti, il prossimo 1° febbraio, ci sarà anche Rubiu. "Non certo per spirito ostruzionistico o polemico – conclude – ma per far sentire il grido d’allarme delle campagne e tentare il salvataggio di uno dei settori trainanti dell’economia sarda". - (PRIMAPRESS)