Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 1123

Cena al buio, un grande successo targato Leo Club e UICI

(PRIMAPRESS) - «Una serata speciale». E' con queste parole, pronunciate tra gli applausi al ritorno della luce in sala, che il presidente del Leo Club Catanzaro Host, Francesco Bagnato, ha inteso commentare l'ottima riuscita della "Cena al Buio", la manifestazione di solidarietà organizzata dal sodalizio leonistico cittadino in collaborazione con l'UICI provinciale di Catanzaro. L'evento, che avuto come cornice un noto ristorante di località Sarrottino, non ha deluso le aspettative degli organizzatori facendo registrare numeri significativi sul piano delle presenze: oltre trenta coperti ed un incasso di spessore che sarà devoluto all'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.  La curiosità degli ospiti è stata, dunque, degnamente ripagata da una serata divertente e gustosa, decisamente sui generis. A farla da padrone ci ha pensato il buio, l'oscurità purtroppo quotidianamente sperimentata da milioni di persone non vedenti, che ha avvolto la sala azzerando il più immediato dei cinque sensi; il resto è stato un trionfo di sapori e sensazioni con camerieri non vedenti a servire tra i tavoli e commensali intenti a gustare le misteriose pietanze cucinate dagli chef Leo Andrea Scarpino e Giuseppe D'Ippolito: dalla Parmigiana rivisitata al riso con crema di piselli e spolverata di speck tostato, dalla tagliata di vitello su un letto di crema di rucola alla fonduta di formaggio con chips cacio e pepe per finire con una dolcissima crema di limone con stick aromatizzato.

Non sono mancati gli spunti di riflessione, con il presidente Bagnato e la presidente provinciale dell'UICI, Luciana Loprete, concordi nel definire la serata "un riuscitissimo esperimento di confronto tra non vedenti, ipovedenti e normodotati".

«Il messaggio che si è cercato di lanciare - ha affermato Bagnato - è quello di prestare maggiore attenzione alle situazioni che giornalmente non prendiamo in considerazione perché esterne dal nostro vissuto quotidiano o troppo lontane dalla nostra condizione. Viviamo in una società in continua evoluzione, che cresce a ritmi eccessivi, se ci fermassimo un attimo a pensare capiremmo che c'è chi sta peggio di noi ma con invidiabile coraggio non getta la spugna davanti alle difficoltà. La presidente Loprete ha accolto subito la nostra idea dandoci la possibilità di impreziosire il progetto distrettuale "Kairos" con una manifestazione di inestimabile valore dedicato alla disabilità visiva»

Per la Loprete, «La cena al buio ha rappresentato solo un piccolo assaggio della quotidianità vissuta da non vedenti e ipovedenti, un modo per far capire ai normodotati le difficoltà di chi purtroppo ha questo handicap e far toccare con mano, almeno per una sera, disagi e opportunità legate a questo particolare status. La prima Cena al Buio è stata organizzata con i consiglieri regionali della Calabria - ha proseguito la presidente dell'UICI provinciale - poi è stata la volta del Consiglio Comunale di Catanzaro e di altre associazioni cittadine. Le Istituzioni dovrebbero smettere di essere "non vedenti" nei nostri confronti: dovrebbero al contrario interrogarsi sui servizi necessari per facilitare la vita dei disabili in genere, in particolar modo quelli non vedenti».

Un messaggio forte e chiaro che anche il Leo Club Catanzaro Host ha inteso condividere. - (PRIMAPRESS)