“Formalmente”, alla Galleria Montevergini bi-personale di Jano Sicura e Franco Lippi
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(PRIMAPRESS) - Siracusa - Sabato 30 aprile alle ore 19.00 nella Galleria d'arte contemporanea Montevergini, in Via Santa Lucia alla Badia 1 (Ortigia), sarà inaugurata la bi-personale "Formalmente" di Jano Sicura e Franco Lippi, a cura di Nino Portoghese e Annibale Vanetti. L'inaugurazione sarà preceduta da un'azione scenica dal titolo "Trasversale" a cura di Giannella D'Izzia, con Giorgia Matarazzo, Barbara Corso, Lina Lombardo, Carlos Anguilera.
La mostra itinerante, promossa e organizzata dall'Associazione "L'arco e la fonte" di Siracusa, fa parte di un progetto di scambi artistico-culturali internazionali tra l'Italia e l'Argentina che ha ricevuto il patrocinio, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, dell'Ambasciata della Repubblica Italiana in Argentina, del Ministerio de Cultura Buenos Aires Ciudad e il sostegno dei Rotary Club Siracusa Monti Climiti e Siracusa Ortigia.
La mostra resterà a Siracusa fino al 29 maggio (visite: da martedì a domenica, ore 9.00-13.00 e 16.00-20.00, ingresso libero), per poi trasferirsi al Museo d'arte contemporanea San Rocco di Trapani dal 19 giugno al 20 agosto. Poi, dal 17 settembre al 18 ottobre, la mostra sarà ospitata al Museo de Artes Plasticas Eduardo Sivori di Buenos Aires; quindi al MACLA Museo de Arte Contemporanea Latinoamericano di La Plata dal 5 novembre al 3 dicembre.
"Formalmente" allude alla forma che la mente degli artisti impone al caos della materia e del colore, rielaborandola nelle opere d'arte. In mostra i dipinti e le sculture di due artisti accomunati, pur nella diversità, dall'esperienza dell'emigrazione: diretta per Jano Sicura, formatosi in Germania; indiretta, vissuta attraverso il racconto dei suoi avi, nel caso di Franco Lippi, argentino dalle origini italiane.
«Il primo - scrive Nino Portoghese nel catalogo - coniuga la sua matrice mediterranea legata agli elementi primordiali del fuoco e del metallo ad un segno espressionistico mitteleuropeo carico di tensioni emotive originarie. Il secondo ha fatto, del suo mestiere di artista, un andar per mare gettando scandagli alla ricerca di una verità della pittura che ci riveli, alfine, a noi stessi».
Per Annibale Vanetti le «crisalidi solide e ferrose» di Jano Sicura «vivono in una dimensione altra dello spazio-tempo, misteriosa e sospesa». Sono come «apparizioni capaci di trattenere in sé ogni riflesso luminoso, stati embrionali di una vita nascosta e segreta che, tragicamente, non vuole rivelarsi, germi di forme di vita mai nate ma solo poeticamente immaginate in infiniti mondi ancora possibili». Artisticamente intrigante la loro giustapposizione ai nuovi lavori di Franco Lippi che - continua Vanetti - sono «Pieni di sole e intrisi d'acqua marina», «pronti per varcare "la distanza Atlantica" ed approdare in terra di Sicilia» e «sembrano nati da un sogno di "rinascita" : quello di un ritorno a nuova luce mediterranea permeata di colori squillanti ed irrequieti e filtrata da un cristallino liquido amniotico fonte di nuova vita». - (PRIMAPRESS)
La mostra itinerante, promossa e organizzata dall'Associazione "L'arco e la fonte" di Siracusa, fa parte di un progetto di scambi artistico-culturali internazionali tra l'Italia e l'Argentina che ha ricevuto il patrocinio, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, dell'Ambasciata della Repubblica Italiana in Argentina, del Ministerio de Cultura Buenos Aires Ciudad e il sostegno dei Rotary Club Siracusa Monti Climiti e Siracusa Ortigia.
La mostra resterà a Siracusa fino al 29 maggio (visite: da martedì a domenica, ore 9.00-13.00 e 16.00-20.00, ingresso libero), per poi trasferirsi al Museo d'arte contemporanea San Rocco di Trapani dal 19 giugno al 20 agosto. Poi, dal 17 settembre al 18 ottobre, la mostra sarà ospitata al Museo de Artes Plasticas Eduardo Sivori di Buenos Aires; quindi al MACLA Museo de Arte Contemporanea Latinoamericano di La Plata dal 5 novembre al 3 dicembre.
"Formalmente" allude alla forma che la mente degli artisti impone al caos della materia e del colore, rielaborandola nelle opere d'arte. In mostra i dipinti e le sculture di due artisti accomunati, pur nella diversità, dall'esperienza dell'emigrazione: diretta per Jano Sicura, formatosi in Germania; indiretta, vissuta attraverso il racconto dei suoi avi, nel caso di Franco Lippi, argentino dalle origini italiane.
«Il primo - scrive Nino Portoghese nel catalogo - coniuga la sua matrice mediterranea legata agli elementi primordiali del fuoco e del metallo ad un segno espressionistico mitteleuropeo carico di tensioni emotive originarie. Il secondo ha fatto, del suo mestiere di artista, un andar per mare gettando scandagli alla ricerca di una verità della pittura che ci riveli, alfine, a noi stessi».
Per Annibale Vanetti le «crisalidi solide e ferrose» di Jano Sicura «vivono in una dimensione altra dello spazio-tempo, misteriosa e sospesa». Sono come «apparizioni capaci di trattenere in sé ogni riflesso luminoso, stati embrionali di una vita nascosta e segreta che, tragicamente, non vuole rivelarsi, germi di forme di vita mai nate ma solo poeticamente immaginate in infiniti mondi ancora possibili». Artisticamente intrigante la loro giustapposizione ai nuovi lavori di Franco Lippi che - continua Vanetti - sono «Pieni di sole e intrisi d'acqua marina», «pronti per varcare "la distanza Atlantica" ed approdare in terra di Sicilia» e «sembrano nati da un sogno di "rinascita" : quello di un ritorno a nuova luce mediterranea permeata di colori squillanti ed irrequieti e filtrata da un cristallino liquido amniotico fonte di nuova vita». - (PRIMAPRESS)