Immigrati, querelle tra l'Onorevole Giorgia Meloni e l'UNAR
- di RED COM
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(PRIMAPRESS) - ROMA – La querelle ha inizio da un post su Facebook datato lo scorso 29 giugno, nel quale l'On. Giorgia Meloni, Presidente e Capogruppo di Fratelli d'Italia, scriveva “In tutto il mondo molti musulmani interpretano in modo violento la loro religione, e questa visione è condivisa anche da molti che vivono in occidente. Basta immigrazione da paesi musulmani violenti. Premiamo allora chi ha dimostrato di integrarsi con maggiore facilità. Per gli altri, porte chiuse finché non avranno risolto i problemi di integralismo e violenza interni alla loro cultura”. L’Unar, che fa capo al Dipartimento delle Pari Opportunità e direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha infatti recapitato il 2 settembre una lettera all'On. Meloni per richiamarla ad un linguaggio non discriminatorio e di diverso tenore. E la reazione dell'On. Meloni non si è fatta certo attendere contro il Presidente Marco De Giorgi, con tanto di protesta plateale anti-censura davanti a Palazzo Chigi , un'interrogazione parlamentare, nonché lettere indirizzate ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio e della Camera, denunciando l'anomalia comportamentale dell'UNAR nei confronti di un parlamentare. L'Associazione Nazionale ANDDOS, il più grande movimento LGBTI, prende le difese del Presidente Marco De Giorgi, rivendicando l'importante ruolo che riveste l'UNAR contro le discriminazioni: “Apprendiamo che è stata aperta un’inchiesta sul direttore Marco De Giorgi per via di una lettera di richiamo all’On Giorgia Meloni – puntualizza il presidente nazionale Mario Marco Canale di ANDDOS - in cui si invitava la parlamentare ad un linguaggio più adatto sulla questione immigrazione dei musulmani. Nessuno quindi vuole censurare le opinioni di Meloni, ma Unar ha semplicemente invitato a considerare per il futuro l’opportunità di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore. Noi riteniamo di assoluta gravità il fatto che un parlamentare si possa ritenere al di sopra di un organismo come l'UNAR che si rivolge indistintamente a tutti i cittadini, si occupa di lotta alle discriminazioni e non ha alcun potere se non quello di segnalazione e inchiesta. In questo caso la censura ci sembra più di Giorgia Meloni. Esprimiamo piena solidarietà all’UNAR e al direttore Marco De Giorgi e auspichiamo che l’Ufficio Anti Discriminazioni Razziali possa garantire un’azione sempre più efficace contro ogni forma di intolleranza”. - (PRIMAPRESS)